ROMA – 21 novembre 2020 – «C’è chi ai tempi della pandemia, dirigente sanitario di un reparto Covid appartenente ad un presidio ospedaliero che copre le necessità di decine di migliaia di pazienti, ha l’ardire di firmare circolari dal contenuto grottesco e paradossale, che mettono in amara evidenza l’ennesimo caso di demansionamento degli infermieri, di cui onestamente avremmo volentieri fatto a meno, soprattutto in un frangente così delicato legato alla drammatica riesplosione dell’emergenza».
E’ il duro commento di Antonio De Palma, che denuncia quanto sta accadendo presso il Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, nel reparto medicina d’urgenza Covid.
«Con tanto di circolare, viene reso ufficiale l’espletamento di funzioni che non competono assolutamente agli infermieri, bensì agli Operatori Socio Sanitari e ad altri operatori di supporto. Nel documento si fa riferimento alla precisa incombenza, da parte di infermieri, cioè professionisti laureati, di ottemperare a incarichi come il trasporto delle salme.
Dov’è, ci chiediamo, il rispetto delle normative contrattuali?
Che fine ha fatto il legittimo riconoscimento per le qualità e le conoscenze di professionisti che in questo momento, più che mai, possono risultare decisivi per salvare vite umane?
Mentre gli infermieri vengono chiamati a fare da barellieri, ci chiediamo chi si occupa dei pazienti?
Vista l’emorragia di personale ci sembra paradossale svuotare i reparti di colleghi che rappresentano un punto di riferimento, affidando loro incarichi che, per legge, dovrebbe svolgere personale tecnico e cosiddetto di supporto.
Ancora una volta il nostro sindacato, di fronte a episodi scabrosi come questi, con tanto di firma di un dirigente, invita gli infermieri coinvolti a denunciare quanto sta accadendo.
Noi siamo e saremo sempre pronti a offrire supporto legale laddove i colleghi subissero richieste che ledono la loro immagine professionale e vanno contro le vigenti norme », conclude De Palma.
Anna Rita Santoro