Salvatore Buzzi, balzato alle cronache per i suoi precedenti penali e per l’indagine su Mafia Capitale, torna a parlare del sovraffollamento delle carceri italiane.
Il sessantacinquenne romano, a cui la procura ha recentemente confiscato migliaia di euro di beni, ha scelto i microfoni di PaeseRoma.it per dichiarare la sua totale disapprovazione in merito alla legge che garantisce la certezza della pena ai condannati.
«Nelle carceri italiane abbiamo oltre sessantamila detenuti, non è ammissibile. Qui serve un indulto generalizzato, senza nessun tipo di esclusione». Una netta separazione, dunque, dalle ultime scelte approvate in Parlamento, che, invece, sembrerebbe essere più vicino alla possibilità di far scontare nelle giuste sedi i reati commessi.
Buzzi ha poi proseguito: «Verdini è un caso emblematico di questa situazione, non dovrebbe assolutamente stare in carcere, ha 69 anni». La persona in questione è Denis Verdini, suocero di Matteo Salvini, giudicato colpevole in via definitiva per bancarotta ai danni del Credito cooperativo fiorentino e condannato a sei anni e mezzo. «Ora che Salvini ha un parente in galera, vediamo se pensa ancora che serva buttare la chiave!» ha allusivamente affermato il Buzzi.
Anna Catalano