(Fonte: Repubblica.it)
“Ho ripreso lo sciopero della fame a tempo indeterminato a sostegno della lotta intrapresa dal 7 gennaio insieme a Rita Bernardini per decongestionare le carceri”, scrive su Facebook Salvatore Buzzi, tra i principali imputati del processo “Mondo di mezzo” ed ex capo della Coop29giugno.
Il primo dicembre Buzzi insieme a Massimo Carminati era presente nell’aula Europa della Corte d’appello quando il procuratore generale Pietro Catalani nella sua requisitoria ha chiesto la condanna a 11 anni e un mese per Carminati, e a 12 anni, 8 mesi e 20 giorni per lui. Entrambi sono ritenuti i vertici di due associazioni per delinquere, non più mafiose, dopo la decisione della Corte di Cassazione dello scorso anno che ha stabilito un processo bis per rideterminare la pena di molti imputati finiti nel processo “Mondo di mezzo”. Nel precedente procedimento (ora annullato) erano stati condannati entrambi per associazione mafiosa e altri reati, e avevano preso rispettivamente 14 anni e 8 mesi, e 18 anni e 4 mesi.
Nell’annunciare lo sciopero della fame Buzzi, si legge ancora su Fb, propone di ampliare “la liberazione anticipata da 90 a 150 giorni l’anno, misura già in vigore negli anni 2010/2015 e che servì a decongestionare le carceri dopo la sentenza Torreggiano della Cedu che aveva condannato l’Italia per il sovraffollamento carcerario – spiega – tale misura è scaduta al 31 dicembre 2015 e da allora il numero dei detenuti è continuato a crescere rendendo la vita in carcere estremamente precaria per via della pandemia Covid”.
“Chiediamo inoltre – conclude Buzzi – la sospensione del comma 925 della legge finanziaria che prevede l’assunzione di 1080 persone per velocizzare l’iter dell’emissione di ben 50mila ordini di carcerazioni per sentenze passate in giudicato, aggravando ancor di più il sovraffollamento delle carceri”.
Qui l’intervista a Salvatore Buzzi – trasmissione “Nel cuore d’Italia”(Parte 1)
Qui l’intervista a Salvatore Buzzi – trasmissione “nel cuore d’Italia” (Parte 2)
Alessandro Ungaro