Quella di Mondo Convenienza è la storia dell’ultima grande azienda di proprietà interamente italiana che opera nel nostro paese nel settore della GDO del Mobile. Una storia che ora rischia di macchiarsi con l’onta dello sfruttamento ai danni dei propri lavoratori.
Pochi giorni fa la procura di Ivrea ha aperto formalmente un inchiesta sulle condizioni di lavoro dei facchini e operai del colosso dell’arredamento che ha sede a Civitavecchia (RM). I reati ipotizzati dal procuratore Alessandro Gallo sono gravi: estorsione, caporalato e discriminazione razziale.
L’inchiesta ha avuto il suo incipit per via delle denunce di un gruppo di lavoratori della TSL Service, cooperativa di Settimo Torinese partner di Mondo Convenienza; secondo le accuse, l’azienda avrebbe imposto ai lavoratori turni massacranti senza pause, spesso 7 giorni su 7, recando loro minacce e vessazioni.
Ad onor di cronaca il malcontento tra i dipendenti sembra sia diffuso ovunque da diversi anni, anche a Civitavecchia dove ha sede la Direzione Operativa. Non è raro infatti incontrare il forte risentimento di dipendenti o ex tali nei confronti del colosso dell’arredamento; tuttavia vi è una certa riluttanza a dichiararlo ufficialmente e questo aspetto non contribuisce a maturare una chiara idea della situazione.
Da rilevare che su facebook è presente una pagina chiamata “Mondo sofferenza” dove è possibile trovare diversi filmati e foto in cui anonimi dipendenti denunciano maltrattamenti e vessazioni
La TSL Service ha respinto fermamente tutte le accuse contestategli, aggiungendo in una nota stampa stupore e amarezza per il comportamento dei propri ex-lavoratori.
Questa è la situazione per il momento, nell’attesa di ulteriori sviluppi che non tarderanno ad arrivare.