Cosi l’associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi), Unione medica euro mediterranea (UMEM) e il Movimento internazionale Transculturale interprofessionale Uniti per Unire fanno gli auguri a tutti i lavoratori in Italia e nel mondo nell’occasione della giornata del primo maggio auspicando che chi è in difficoltà o ha perso il lavoro per colpa della pandemia possa trovare occupazione subito e non essere dimenticato dalle istituzioni.
“Sicuramente un primo maggio molto difficile per tanti, dobbiamo intensificare gli sforzi per salvaguardare la salute di tutti garantendo servizi, cure e vaccino a tutti gli italiani e cittadini di origine straniera, migranti e rifugiati regolari o irregolari. È il momento che il Governo Italiano risolva le questioni aperte che riguardando numerose categorie di lavoratori che sono tante volte considerate invisibili e di serie B (precariato, professionisti stranieri, lavoratori italiani e stranieri in numerose settori che non si sentono protetti dalle istituzioni). Non c’è libertà, civiltà e democrazia complete senza la tutela dei 3 pilastri: il diritto alla salute, al lavoro ed ai diritti umani”. Cosi dichiara Foad Aodi presidente Amsi e UMEM e membro registro esperti e commissione Salute Globale Fnomceo
Da parte sua la vice presidente di Uniti per Unire Jessica Veronica Faroni, appena eletta nel direttivo del Movimento internazionale Transculturale interprofessionale Uniti per Unire, con delega dei rapporti con il Mondo della Sanità nonché direttore generale Aiop Lazio e del Direttore Ini , definisce “fondamentale la possibilità di avvalersi di tutte le professionalità mediche e sanitarie attualmente disponibili sul nostro territorio, in particolare in questa fase pandemica in cui abbiamo estremo bisogno di medici. Chiediamo regole chiare ma procedure semplici e snelle per dare risposte rapide alla domanda di sanità di tutti e dare lavoro a chi ne ha diritto”.
Anna Rita Santoro