L’incidente sarebbe avvenuto oggi, domenica 23 maggio, intorno alle 12,30, orario in cui è stato lanciato l’allarme dal soccorso Alpino. Il cedimento del cavo di acciaio della funivia Stresa-Alpino-Mottarone in Piemonte è avvenuto a circa 300 metri dalla vetta del Mottarone nella parte più alta del percorso di 20 minuti che parte dal Lago Maggiore per raggiungere un’altezza di 1.491 metri.
Al momento le vittime confermate sono dodici. Feriti in modo grave due bambini trasportati con l’eliambulanza in codice rosso all’ospedale Regina Margherita di Torino. La cabina è precipitata in un tratto boscoso e impervio della montagna, condizione che non rende facili i soccorsi: sul posto stanno lavorando i vigili del fuoco del comando provinciale di Verbania, quelli del distaccamento di Gravellona Toce e di Stresa.
Le operazioni di salvataggio sono supportate anche da un elicottero dei vigili del fuoco e due elicotteri del 118. Riaperta il 12 agosto 2016 la funivia era stata chiusa per lavori di ristrutturazione, eseguiti dall’azienda Leitner di Vipiteno per un budget di 4 milioni di euro, nel 2014 ed era stata rimessa in funzione lo scorso 24 aprile dopo la chiusura per le restrizioni imposte dalla pandemia di Coronavirus.
Anche nel 2001 l’impianto presentò delle anomalie fu necessario infatti l’intervento di numerose squadre di soccorritori a causa di un blocco improvviso per portare in salvo circa 40 turisti rimasti sospesi nelle cabine. Alla fine degli anni ’90, inoltre, la struttura rimase chiusa per diverso tempo per permettere a tecnici e operai di eseguire complessi lavori di manutenzione.
Entrambe le strade che portano al Mottarone, da Gignese e da Armeno, sono attualmente chiuse e controllate da posti di blocco della polizia, al fine di permettere lo svolgersi dei soccorsi.
Foto Fonte Vigili Del Fuoco
Patrizia Faiello