Le recenti polemiche che a mezzo stampa hanno investito Acqualatina ed in particolar modo l’aumento dei costi del servizio idrico ai cittadini dei Comuni dell’Ato4 dimostrano ancora una volta come troppo spesso, purtroppo, la giusta informazione venga piegata, da alcuni, a facili quanto inutili strumentalizzazioni. Per queste ragioni, perché sono abituato ad intervenire solo quando ho un quadro chiaro ed incontrovertibile delle vicende, ho parlato personalmente con il presidente della Conferenza dei sindaci, ruolo che gli spetta di diritto in qualità di presidente della Provincia di Latina, Carlo Medici. Il presidente Medici mi ha ribadito quanto già emerso e cioè che le tariffe approvate dalla conferenza dei sindaci dell’EGATO 4 venerdì scorso, evidenziano una riduzione rispetto quelle già vigenti approvate per il 2020-2021, rispettivamente dello 0,1% e 0,08%, lasciato invariate quelle relative al 2022-2023 (incremento 0%) e tornato a ridurre dello 6,68% complessivo, quelle per il 2024 sino al 2032″. Così in un comunicato il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale del Lazio, Giuseppe Simeone. Inoltre, continua la nota, “l’approvazione delle nuove tariffe, è stato sollecitato dall’Arera, l’autorità di vigilanza, quale ‘adempimento che si pone a valle di un graduale percorso di ristrutturazione di tutto l’equilibrio economico finanziario su cui si basa l’attività di gestione del ciclo delle acque’. Il presidente Medici ha aggiunto anche che, come spiegato dall’Ing. Bernola, alla guida della Segreteria tecnica, ‘l’approvazione nei termini perentoriamente imposti dall’autorità di vigilanza è un primo segnale positivo di questo nuovo ciclo anche per scongiurare il vero aumento pari al 8,45% che la mancata approvazione sarebbe costato a tutti'”. Per Simeone “il lavoro svolto in questi anni da Acqualatina è sotto gli occhi di tutti, la rete idrica è stata migliorata anche se resta ancora molto lavoro da fare per diminuire in modo sostanziale la dispersione, i piani di investimenti per gli interventi di manutenzione ed efficientamento della rete proseguono, la qualità delle acque ha consentito a tutti i Comuni del litorale di ottenere la bandiera Blu. Interpretare i dati e trasformare i numeri in terreno fertile per la propaganda politica crea solo disorientamento nei cittadini che meritano di conoscere il reale stato dei fatti. Contestare è legittimo ma chi lo fa dovrebbe prima di tutto informarsi adeguatamente e poi, se non condivide qualcosa, avanzare proposte alternative. Altrimenti siamo di fronte alle solite bufere in un bicchier d’acqua”, conclude.