Giada Giunti, vicepresidente Verità Altre comunica che il motivo per cui ha deciso di manifestare giorno e notte a Montecitorio è dovuto anche all’ultimo rigetto da parte della Corte d’appello, l’11esimo in 2 anni e mezzo, peraltro da giudici ricusati.
Suo figlio J. chiede dal 2016 di poter ritornare a vivere con la sua mamma, ma la volontà dell’ormai ragazzino di 15 anni continua a non essere ascoltata, come pure vengono violate le normative, le procedure, le convenzioni europee.
Tutti i provvedimenti emessi dal 2015 sono viziati da nullità in quando il figlio non è stato ascoltato, e se la legge fosse stata applicata anche nel recente reclamo in appello, il figlio sarebbe dovuto tornare dalla mamma.
Se mamma Giada è stata accusata di essere simbiotica, di avere “un rapporto fusionale” con il figlio, a seguito anche nella recente requisitoria della sostituta procuratrice generale della Corte di Cassazione la dottoressa Francesca Ceroni e la sentenza della stessa Corte del 17 maggio 2021 – che hanno cassato la Pas – sindrome di alienazione parentale e simili costrutti ascientifici, associandola al nazismo -, sulla base di tutte le normative vigenti e la Costituzione, il figlio J. sarebbe dovuto ritornare dalla mamma; cosa che ancora una volta non è accaduta, dopo 6 anni.
Ad oggi mamma Giada, a seguito del rigetto dei reclami civili e difese penali, ha subito, oltre alla sospensione e revoca della responsabilità genitoriale per aver denunciato violenze e maltrattamenti, allontanamenti del proprio figlio, ha subito anche la condanna al pagamento di circa 135.000 € di spese processuali, 25.000 € di condanna alle spese temerarie.
Ulteriore motivo per cui mamma Giada manifestata a Montecitorio è il fatto che anche in ambito penale, non solo non è mai stata protetta dalle violenze dell’ex marito, ma riceve ulteriore violenza istituzionale. Dopo essere stata aggredita, picchiata, sputata in faccia è stata denunciata per simulazione di reato dall’ex marito e il PM, unitamente al gip, hanno dichiarato di aver ascoltato testimoni 2 mesi ed 11 giorni prima che la denuncia fosse stata depositata, fatto chiaramente non corrispondente al vero, nonché impossibile.
Il sistema degli affidi oltre ad allontanare i figli dalle madri, fa precipitare in rosso anche la disponibilità economica.
“E’ evidente il sistema economico che c’è dietro agli allontanamenti dei bambini, come pure sulla questione della bigenitorialità. Appellandosi alla bigenitorialità, allontanano un figlio da una madre amorevole e protettiva in quanto il figlio non vuole vedere il padre, ne ha paura. Ma poi quando i figli vengono allontanati, collocati in case famiglia oppure affidati al padre violento proprio quella di genitorialità viene completamente cancellata, perché è la madre che non vedrà più il proprio figlio e non avrà notizie della sua vita.
Ci troviamo in situazioni in cui coloro che ci dovrebbero difendere, sono proprio quelli che perpetrano ulteriore violenze su di noi, ma soprattutto sui nostri figli. Esponenti di alcune commissioni, associazioni in “difesa” di donne, volti noti, li sentiamo quotidianamente nei webinar, in tv, li leggiamo sui giornali in cui elogiano il loro operato di contrasto alla violenza, diversamente sono proprio coloro che ci troviamo “schierati ed armati di sentenze” nei tribunali, conclude Giada Giunti.
Francesca Romana Cristicini