Alessandra Maiorino rappresenta il senato della Repubblica nella piazza del Lazio Pride a Rieti l’11 settembre e attacca frontalmente la mancanza di senso istituzionale e programmatico del sindaco dello stesso comune di Rieti che, completamente in controtendenza e con un colpo di testa forse anacronistico e velleitario, mette in discussione l’unità di intenti di fronte alle centinaia di giovani e meno giovani che sono accorsi alla manifestazione per la difesa dei pari diritti e contro le discriminazioni supportati da un sostenuto numero di sindaci dei comuni limitrofi e della regione Lazio che senza alcun tentennamento hanno concesso il patrocinio all’evento. Sostiene la senatrice Maiorino: «Errore imperdonabile rifiutare patrocinio, qui c’è il futuro, ci sono i giovani ed abbandonarli rappresenta un fallimento istituzionale, non lo permettiamo».
Rincara poi la dose il sindaco del piccolo comune di Montopoli in Sabina Andrea Fiori che sembra quasi rispondere, citando la partigiana Tina Costa, alla contestazione di Casapound Rieti riportata su questo stesso giornale: «In queste piazze si partecipa perchè qui sono gli antifascisti, qui c’è chi lotta davvero per la parità dei diritti»