Fonte: Riccardo Evangelista
Candidato Comune di Roma lista FI-UDC PER MICHETTI SINDACO
L’attenzione è rivolta al fatto che la Signora è candidata nel suo municipio e nel passato è stata coinvolta in vicende giudiziarie. Vicende giudiziarie che si sono risolte con la formula “Il fatto non sussiste”.
Pur essendo riportato questo epilogo negli articoli i titoli e la stessa attenzione giornalistica sembrano far trasparire una intenzione scandalistica che nulla ha a che fare, ci sembra, con il servizio alla Verità.
Tutti possiamo essere coinvolti in vicende giudiziarie e se siamo persone “normali” ben sappiamo quanto questo stravolga la vita in tutti i suoi aspetti, professionali, emotivi, persino affettivi.
Se a questo aggiungiamo anche la “morte civile” è evidente che assistiamo ad una colossale ingiustizia.
Con la responsabilità della candidatura di Regina abbiamo, nel nostro piccolo, voluto reagire alle ingiustizie che ha subito e che oggi, percepiamo, incredibilmente riproposte.
Nell’incoraggiare la libera stampa a svolgere il suo ruolo, fondamentale, per tutto il sistema democratico non possiamo, in generale, non rilevare come l’uso del linguaggio, della composizione titolo/articolo, talvolta delle immagini spingano i lettori e l’opinione pubblica ad errate impressioni pur in costanza di una formale corretto riporto degli eventi.
Continuiamo a credere di essere nel giusto nell’aver promosso e nel sostenere la signora Profeta nella sua candidatura nel XIV municipio esprimendosi tutta la nostra solidarietà.
Queste le parole della candidata Regina profeta:
La sottoscritta, Regina Profeta, candidata al municipio XIV di Roma alle elezioni di Roma 2021 apprende con sconcerto e dispiacere di essere stata apostrofata da numerosi organi di stampa, locale e nazionale, come “la massaggiatrice di bertolaso”.
Nel prendere le distanze da tali irriguardose locuzioni, rendo noto di aver dato mandato allo studio legale dell’Avv. Massimo Magliocchetti di Roma affinché siano valutate le opportune azioni legali per la tutela dei miei diritti ed interessi.
Con l’occasione respingo tutte le illazioni circa una passata vicenda che, tra l’altro, è stata chiusa definitivamente con una sentenza di assoluzione del tribunale di Roma, che nel dicembre 2018 mi ha assolto con la forma più liberatoria del codice di procedura penale da accuse che, durante il processo, sono state ampiamente smontate dalla difesa.
Le sentenze devono essere rispettate e ne va data corretta ed ampia notizia, senza strumentalizzare con parole allusive la realtà dei fatti.
In particolare ritengo doveroso precisare che ogni allusione ad un coinvolgimento personale rispetto ad intime frequentazioni con Guido Bertolaso non rappresentano il vero minando profondamente il mio onore e la mia reputazione.
Arianna Calandra