Durante il corso della presentazione del libro “Vivere oltre il COVID” – la prevenzione e le cure contro il SARS COV2 – l’attenzione si è soffermata sulla dichiarazione shock della relatrice presente Giuliana Salce, già medaglia d’oro alle Olimpiadi per l’atletica leggera, che ha affermato chiaramente di aver subito un sabotaggio al proprio camper «per impedirmi di concludere la campagna elettorale », quindi, continua la campionessa: «Capisco in pieno il disagio e il rischio al quale è sottoposta una personalità del calibro di Adriano Panzironi».
Ma anche lo stesso autore del libro sembra confermare l’ipotesi non più peregrina di essere un «obiettivo sensibile nel mirino dei poteri forti».
Ciò è dimostrato anche dalle numerose parole spese nella pubblicazione stessa, che tra le altre cose raccontano la vicenda del medico De Donno suicida.
Si è trattato infatti e ampiamente soprattutto degli studi scientifici analizzati da Panzironi nella prima parte del suo libro, in modo da semplificare la comprensione di come ci si ammala e nei casi peggiori si può morire di Covid, quando i trattamenti sono inefficaci.
Panzironi non vuole infatti credere che, viste le fallimentari strategie adottate -vedi distanziamento sociale e vigile attesa- vi sia un piano criminale da parte della medicina dogmatica, piuttosto che «Se non ci si fosse concentrati sul virus, ma sull’importanza che gioca il sistema immunitario quando viene a contatto con esso, avremmo contato molti meno morti».
Da qui l’invito a regalare questo libro ai medici di famiglia, per poter essere curati in «scienza e coscienza».
Francesca Ruggiero
il video integrale della conferenza al seguente link: