È solo di qualche ora fa la notizia trasmessa dal quotidiano AffariOnline e replicata subitamente da Il Tempo, secondo cui l’ultimo tassello del piano di vaccinazione massiva messo in atto dal governo stia per compiersi.
Questa volta però non si tratta di ulteriori ‘spinte’ dal tono velatamente ricattatorio,-vedi limitazioni alla socialità e alla libertà di spostamento viste in passato-,ma sembrerebbe altresì di essere giunti al tanto discusso obbligo vaccinale, per tutti coloro che abbiano dai 18 anni d’età in su, con conseguente estensione del Super Green pass su qualsiasi luogo e per ogni tipo di lavoro.
A renderlo noto fonti della maggioranza al governo.
Se dovesse verificarsi quanto ipotizzato, chi non si metterà in regola nei tempi previsti dalla legge, e continuerà ad opporsi al vaccino, dovrà vedersela con sanzioni per il momento ancora da precisare, ma che potrebbero imitare quelle già applicate in Austria.
Ancor peggio il non vaccinato andrebbe incontro a una sorta di Lockdown ‘esclusivo’, visto che gli sarà consentito l’accesso solo in ospedale o al supermercato per i beni di prima necessità.
Tanti i diverbi e le controproposte che in queste ore vediamo affastellarsi all’orizzonte, su una questione che ha spaccato totalmente l’opinione pubblica e politica.
L’unica certezza al momento è la richiesta di indennizzo garantito per eventuali reazioni avverse post-iniezione, che i cittadini rivendicano non solo in vista di tale obbligo, ma sin dal momento in cui i vaccini sono stati autorizzati in via d’emergenza.
Draghi può realmente assumersi questo fardello?
Francesca Ruggiero