Non c’é dolore più grande di perdere i propri figli (o nipoti) ma se questo avviene per mano dello Stato, al dolore si aggiunge l’impotenza”, così Francesca de Vito, consigliera al gruppo misto della Regione Lazio.
“8 marzo: festa della donna, 9 marzo: festa del papà, 8 maggio: festa della mamma
15 maggio: giornata internazionale per le famiglie, 26 luglio: giornata degli zii, 2 ottobre: festa dei nonni, 25 novembre: giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.
Elenca una serie di festività, ma poi?, si chiede la consigliera commentato che forse siamo un Paese di ipocriti.
“Qualcuno, un giorno, dovrà spiegare cosa deve festeggiare un genitore o ogni singolo parente quando lo “scippo di un figlio” non trova un uditore al quale urlare il proprio dolore e le proprie ragioni… Un Paese CIVILE non dovrebbe ammettere che si arrivi a ciò che sta vivendo Sabrina Soster che dorme tra i cartoni per restare vicina a sua figlia, portata in un centro a Capaccio mentre lei vive a Latina (https://www.infocilento.it/2022/03/04/capaccio-da-10-giorni-dorme-al-freddo-ridatemi-mia-figlia/), oppure quello che da mesi sta portando avanti Laura Ruzza privata di suo figlio a luglio scorso, del quale continua a ricevere pessime notizie sullo stato di salute e al quale non può neppure telefonate in conseguenza di FALSE relazioni…..e queste sono solo due delle tragedie che colpiscono quasi ogni giorno decine di nuclei familiari.
Oltre 45mila i bambini inseriti nelle case famiglia, con un rimborso per la struttura che va dai 100 ai 400 euro al GIORNO. Una media di almeno 4 miliardi l’anno.
I minori, che tanto si vogliono proteggere, sono gli unici in Italia a ricevere una condanna senza un degno processo.
Ci sono madri private dei loro figli solo per avere denunciato una violenza familiare.
Ci sono genitori che vengono allontanati ed esclusi dalla vita dei PROPRI FIGLI solo perché non accettano passivamente lo scippo da parte di chi si autonomina tutore di tuoi figli.
Di contro c’é uno Stato che avalla un abuso.
In base a quale legge gli assistenti sociali hanno mandato ispettivo?
Sulla base di quale procedura un tribunale dei minori non si accerta della veridicità delle relazioni?
Sulla base di quale legge si accetta un “conflitto di interessi” quando a relazionare sono gli stessi soggetti che per lo “scippo del minore” percepiscono dei soldi?
In base a quale legge lo “scippo” dei figli è autorizzato senza prima analizzare tutte le possibilità per lasciarli ai loro affetti con tutto il sostegno necessario, anche economico, che riceve invece la struttura, tranne quando si sia in evidente presenza di violenza domestica sullo stesso minore?
Perché non si risponde alle continue condanne che si ricevono dall’Europa in merito?
Ma la domanda più grande e dolorosa che mi pongo è questa……PERCHÉ A BIBBIANO SI…..perché solo Bibbiano e pochi altri casi hanno fatto davvero scalpore? Cosa o chi dovrebbe intervenire per avere un’adeguata GIUSTIZIA SEMPRE in ogni singolo caso in cui un genitore reclama e pretende di essere ascoltato da chi gli ha sottratto i figli?
Io purtroppo non ho le risposte, posso solo nel mio piccolo continuare la mia guerra contro un “sistema” che non solo si difende, ma che si ciba dei nostri figli nel silenzio più assordante dei due Stati presenti nel nostro Paese: quello civile e quello cattolico. Ma non mollo, anche la singola goccia d’acqua riesce nel tempo a bucare la roccia….”
Così conclude in una nota la consigliera regionale del Lazio Francesca de Vito.
Organizza e modera l’incontro la Consigliera regionale Francesca de Vito, ne parleranno con: Vincenza Palmieri, presidente istituto nazionale pedagogia familiare, Cinzia Leone, senatrice della Repubblica, Monica Sansoni, Garante dell’infanzia e dell’adolescenza Lazio, Maria Concetta Falivene, Garante dell’infanzia e adolescenza Abruzzo, Francesco Morcavallo avvocato, Luca Ponzi giornalista.
Per chi si volesse collegare: https://us02web.zoom.us/j/84297718688