L’associazione internazionale “il Coraggio”, Presidente Mariella Maioli e Vicepresidente Maria Stella Fedele, il 12 marzo nella sala Maddalena del Comune di Monza ha consegnato i premi internazionali alle donne e agli uomini ritenuti coraggiosi per la difesa di donne e bambini.
Potrebbe apparire una delle tante associazioni che esistono per il volontario impegno di quella generosa gente che dedica energie e tempo nella speranza di un mondo migliore. Associazioni tutte che a seconda del tema trattato favoriscono l’omeostasi sociale.
Ma per l’associazione “il Coraggio” non è così. E noi lo scopriamo con le parole di uno dei Maestri più celebrati, Erich Fromm, che ha trattato il tema cosmico della natura dell’uomo vivente in società dove esiste l’interdipendenza fra la base economica, le istituzioni politiche e civili, la filosofia, l’arte, la religione e le manifestazioni del carattere sociale, la natura dell’inconscio collettivo. Fromm affronta la dicotomia tra il comportamento di un dato individuo e il carattere quale sistema di conflitti che stanno alla base del comportamento ma non si identificano con esso. Fromm evidenzia un esempio e parla del “coraggio”. Leggete ed ascoltate che dice, per comprendere che nel rispetto di tutti l’Associazione internazionale “il Coraggio” disegna l’architettura delle strutture portanti dei modelli culturali battezzando un nuovo codice dell’amore, un codice scritto nel mistero della nascita. Il coraggio è dato dall’immettere la globalità di un modello culturale universale che si pone secondo una gerarchia verticale al di sopra di ogni modello etnologico in quanto sussume quelle invarianze comuni a tutti i modelli culturali nel tempo e nello spazio, capace appunto ad annullarli. Un modello eterno, infinito, immortale. La storia dei popoli ha un tempo lineare progressivo quello del comportamento di base è un codice genetico unico, il codice nativo di ogni essere umano, la base del nostro comportamento, ma nessun genio adulto è riuscito ad uscire completamente dal tessuto culturale dove è nato, salvo il bambino, fin che resta bambino porta in sé la purezza dell’energia vitale che non conosce confini.
Dice Fromm: il coraggio si potrebbe definire un comportamento diretto a conseguire uno scopo senza che il soggetto sia trattenuto dal pericolo di perdere il proprio benessere, la libertà e la vita; oppure, si potrebbe definire la parsimonia come la tendenza a risparmiare denaro o altri beni materiali. Tuttavia, se cerchiamo la motivazione inconscia di tali comportamenti, scopriamo che la forma di comportamento dissimula tratti del carattere numerosi e molto diversi. Un comportamento coraggioso può essere motivato da un’ambizione tale che una persona può arrivare a rischiare la vita, in certe situazioni, unicamente per soddisfare un desiderio intenso di ammirazione; possono essere degli impulsi suicidi a portare una persona alla ricerca del pericolo perché, consciamente o inconsciamente, non attribuisce valore alla propria vita e vuole uccidersi; può essere assoluta mancanza di immaginazione e, in questo caso, un individuo agisce in modo coraggioso perché non è consapevole del pericolo che l’aspetta; infine, può essere una genuina dedizione a una idea ed ad uno scopo a determinare l’azione di una persona, e su questo movente è stabilito per convenzione che si basa il coraggio. Considerando la cosa in modo superficiale, il comportamento in tutti questi esempi è lo stesso, nonostante i moventi siamo diversi. Dico “in modo superficiale” perché, se si analizza tale comportamento ci si accorge che moventi diversi provocano lievi ma significative differenze del comportamento stesso.
Il parametro scelto dalla Associazione internazionale “il Coraggio” è tale che la selezione dei premiati non presenta anomalie, atteso che le donne coraggiose e gli uomini coraggiosi premiati dalla Associazione internazionale “il Coraggio” sono state o donne vittime di violenze e donne e uomini che in solitudine le hanno difese o donne e uomini che hanno difeso i bambini violentati da soggetti geneticamente malvagi e da soggetti istituzionali che hanno tradito il loro giuramento verso lo Stato.
I premiati Donne di Mamasika: Giovanna Di Rosa – presidente del tribunale di sorveglianza di Milano, Francesca Marcelli – Magistrato, Stefania Ascari – commissione antimafia, giustizia e capogruppo affidi illeciti, Giada Giunti – mamma coraggio che porta avanti la battaglia per il figlio, Carmela Rozza – consigliere regione Lombardia – attivista diritti umani, Alessia Sorgato – avvocato, Cosima Buccoliero – Dirigente Penitenziario ora assegnata a Torino, Cinzia Leone – senatrice e vicepresidente commissione femminicidio, nonchè su ogni forma di violenza di genere , Paola Onofri – mamma di Tommy, Silvia Castiglioni – giornalista Milano al Quadrato
I premiati “uomini coraggiosi”: Carlo Priolo – avvocato, Antonio Piccirillo – figlio di un camorrista ha rinnegato la camorra rischiando la propria vita pur di salvare i giovani da questo “fenomeno”, Renato Colli – attivista diritti coppie omosessuali, Luigi Leonardi – vittima di camorra e premio Falcone e Borsellino, Eugenio D’Orio – biologo forense, Paolo Bocedi – presidente Sos italia libera , Nello Trocchia – giornalista e scrittore, Agostino Siviglia ex garante dei detenuti per la Regione Calabria, Dario Allevi – Sindaco Monza, Alessandro Politi – giornalista, Fabio Roia – presidente sezione autonoma misure di prevenzione al tribunale di Milano , Alberto Angelo Alfredo Bruno – funzionario protezione civile Regione Lombardia.
Nella prossima edizione si auspica che l’Associazione internazionale “il Coraggio” possa premiare i primi coraggiosi al mondo, i bambini.