“Se non si posseggono gli strumenti per difendersi” dagli attacchi informatici, “è un problema: abbiamo di fronte una situazione darwiniana, i siti più deboli andranno a soccombere”. Questo, l’allarme lanciato da Roberto Baldoni, Head dell’Agenzia per la cybersicurezza Nazionale; ospite del convegno organizzato dal Garr a Palermo, dal titolo ‘CondiVisioni – La rete come strumento per costruire il futuro’. Per Baldoni, serve investire in formazione: “Perdere le competenze sarebbe drammatico, dobbiamo aiutare ricerca e sviluppo a livello tecnologico”.
“La guerra – spiega nel suo intervento – cambia gli scenari, i posizionamenti, non riguarda solo le questioni energetiche, ma anche le tecnologie; non vedo solo il problema della dipendenza energetica, dobbiamo cercare di sviluppare le tecnologie e i miei colleghi sanno a cosa mi riferisco”. “Dobbiamo stare dietro all’accelerazione della guerra: non ci sono weekend; non ci sono orari”, risponde a chi gli domanda dell’attività dell’Agenzia da lui guidata, in questo momento di tensione internazionale.
Baldoni sottolinea la delicatezza di asset strategici che possono finire sotto attacco: “Parlare di un sistema informatico che gestisce i titoli di Stato, significa parlare di qualcosa che se venisse attaccato un blocco del Paese”. Discorso analogo per i porti, e gli aeroporti.
“Venti anni fa, il numero delle rapine era di gran lunga maggiore a quello registrato oggi: siamo – credo – a uno o due ordini di grandezza più in bassi: oggi abbiamo i crimini informatici. La formazione di ingegneri, informatici, fisici – dunque – è ormai particolarmente importante per il futuro”, conclude Baldoni.
(Adnkronos).