(DIRE) Roma, 29 giu. – “Sono veramente stanca di sentire che alla Ministra della Giustizia Cartabia “tremano le vene e i polsi” di fronte alle violenze che i minori devono subire in esecuzione dei provvedimenti dei Tribunali.
Questa mattina in provincia di Lodi, l’ennesimo bambino è stato prelevato con violenza e contro la propria volontà dalla forza pubblica, per essere portato in una comunità per minori, come un criminale”. Così la segretaria della commissione bicamerale per la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza Veronica Giannone di Forza Italia, che spiega: “La mamma è stata allontanata e trattenuta con l’inganno per ore in Comune, sequestrata in pratica, e la persona alla quale il piccolo era stato affidato momentaneamente, è stata bloccata a terra da cinque agenti delle forze dell’ordine, spinta e strattonata.
Tutto questo alla presenza del bambino urlante e terrorizzato. Questa è tutela del supremo interesse del minore Ministro Cartabia? Possibile che le istituzioni oltre ad indignarsi e a riempirsi la bocca di belle parole non riescano a fare nulla? Chi risarcirà questo bambino dal trauma irreversibile subito?”
Continua: “Sono anni che chiedo delle leggi, – non protocolli o linee guida che abbiamo visto quale utilità hanno-, voglio delle leggi chiare e rigorose su tutto il territorio, che disciplinino le modalità dei prelievi forzosi dei bambini una volta per tutte. Bisogna mettere nero su bianco che strappare un bambino con modalità disumane non è ammissibile, perché è un reato! E deve valere per tutti, servizi sociali compresi che già godono di troppa autonomia. Forse in questo modo finirà questo continuo abuso di potere”. Per Giannone “mettere a sistema prassi virtuose e indicazioni operative già esistenti, come vuole la Garante Garlatti che annuncia ancora protocolli, è assolutamente inutile, perché quelli che sono stati utilizzati fino ad oggi sono solo carta straccia. La prassi oggi non è il rispetto, l’attenzione al minore, la cooperazione, ma esattamente il contrario.”
Di Giada Giunti