La nube è stata visibile per molte ore su tutta la capitale. L’incendio divampato ieri in via Casilina, probabilmente a causa di sterpaglie presenti sul parco di Centocelle, anche se ora si aspettano le indagini degli inquirenti per escludere l’eventuale dolo, ha coinvolto numerose attività di Autodemolizione presenti su via Palmiro Togliatti da oltre 30 anni. «Gli Autodemolitori nel 1997 sottoscrissero con La regione Lazio ed il comune di Roma l’accordo di programma che avrebbe dovuto delocalizzarli, accordo conclamato attraverso l’emendamento approvato il 28 dicembre 2018 che prevedeva la delocalizzazione degli impianti entro 24 mesi, per garantire la continuità della filiera. Naturalmente gli impianti non sono mai stati delocalizzati e gli operatori del settore sono stati sempre vittime di vane promesse mai mantenute e assegnazioni di terreni fantasma. Decine di famiglie sul lastrico hanno visto ieri sgretolarsi 30 anni di sacrifici. Ora, il Comune di Roma e la regione Lazio saranno chiamati a risarcire gli enormi danni causati dalla mala gestio». Questo è quanto dichiara il presidente dell’associazione Arder, Elena Donato.
Piero Santarelli