“Ad aprile la Camera dei deputati ha approvato una proposta di legge, di cui sono prima firmataria, che riconosce il rilascio del permesso di soggiorno alle vittime del reato di costrizione o induzione al matrimonio”, così le dichiarazioni in una nota della deputa Stefania Ascari ( M5S), commissione giustizia ed antimafia, capogruppo Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori.
“È stata chiamata ‘Legge Saman’ perché faceva riferimento proprio al caso della giovane di origini pachistane della quale oggi purtroppo sappiamo il triste destino: è stata uccisa dal padre.
Il segnale che lanciò Montecitorio più di 5 mesi fa era chiaro e forte: la cultura dei matrimoni forzati fa parte di quelle tradizioni arcaiche e patriarcali che non ci appartengono e che un Paese civile non può e non deve accettare.
Aggiunge la parlamentare – la legge che avevo contribuito a realizzare prevede il rilascio immediato del permesso di soggiorno alla vittima che denuncia il reato di matrimonio forzato, così che possa svincolarsi dalla famiglia di origine. Per chi commette reato, inoltre, potrà essere adottata, quale ulteriore misura sanzionatoria, quella della revoca del permesso di soggiorno e dell’espulsione.
È assolutamente necessario che il prossimo Parlamento si attivi immediatamente per approvare una legge, riprendendo possibilmente quella che aveva già avuto il via libera alla Camera.
Simili tragedie non devono più accadere”, così conclude la deputata Ascari.
Di Giada Giunti