AGI – “Oggi 16 gennaio 2023 i Carabinieri del Ros, del Gis e dei comandi territoriali della Regione Sicilia nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo hanno tratto in arresto il latitante Matteo Messina Denaro all’interno di una struttura sanitaria a Palermo dove si era recato per sottoporsi a terapie cliniche”. Lo afferma all’AGI il generale di divisione Pasquale Angelosanto, comandante dei Ros.
É finita oggi, dunque, la latitanza del boss Matteo Messina Denaro, latitante dal 1993 e ritenuto l’ultimo padrino di Cosa nostra. Il superlatitante – che si dice fosse malato da tempo – è stato bloccato in una struttura sanitaria privata, la nota clinica specialistica La Maddalena. Ad arrestarlo, a Palermo, i carabinieri del Ros che 30 anni fa con un blitz riuscirono anche ad arrestare il capo dei capi, Totò Riina. A coordinare le indagini il procuratore della Repubblica di Palermo, Maurizio De Lucia e l’aggiunto Paolo Guido.
Matteo Messina Denaro ha tentato nuovamente la fuga ed era riuscito ad allontanarsi ancora una volta ma arrivato in un bar è stato catturato. É quanto si è appreso in ambienti della clinica La Maddalena di Palermo, dove il superlatitante di Cosa nostra in passato era stato operato, sotto falso nome. Messina Denaro era in cura alla Maddalena da un paio d’anni “o almeno uno”, dice un medico ad AGI che preferisce restare anonimo, per un tumore in zona addominale.
Matteo Messina Denaro si era presentato alla visita con il nome di Andrea Bonafede, nato il 23 ottobre 1963 e stamattina aveva l’appuntamento per il ciclo di chemioterapia. Lo si è appreso in ambienti sanitari della clinica Maddalena di Palermo dove era in cura per un tumore. Nella scheda di accettazione della clinica è scritto “Prestazioni multiple – infusione di sostanze chemioterapiche per tumore”.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato questa mattina al ministro dell’Interno e al Comandante dell’Arma dei Carabinieri per esprimere le sue congratulazioni per l’arresto di Matteo Messina Denaro, realizzato in stretto raccordo con la magistratura.
“Il governo assicura che la lotta alla criminalità mafiosa proseguirà senza tregua, come dimostra il fatto che il primo provvedimento di questo esecutivo – la difesa del carcere ostativo – ha riguardato proprio questa materia”. Cosi’ il presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo la cattura di Matteo Messina Denaro. Il presidente del Consiglio, si è appreso, questa mattina inconterà a Palermo il procuratore distrettuale di Palermo, Maurizio de Lucia, i magistrati che hanno coordinato le indagini e i carabinieri del Ros che hanno eseguito l’arresto di Matteo Messina Denaro.
Massimiliano Pirandola
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