Auto ariete contro l’entrata di un tabacchi per una rapina
Metodica grossolana e devastante per poter portare a termine i loro intenti pianificata nella Capitale, finita però con un nulla di fatto.
Da quanto appreso dalla nostra redazione, “Un’auto ariete, lanciata a velocità contro la vetrina di un tabacchi per poter entrare e racimolare tutto quello che vi avrebbero trovato all’interno. Il piano era semplice, e doveva essere messo in atto con estrema velocità. Ma durate l’azione, qualcosa non è filato proprio liscio, così la rapina ha avuto esito negativo. Sulle loro tracce, ora, ci sono i Carabinieri della Stazione Divino Amore che stanno valutando le immagini di alcune telecamere di sicurezza.
La cosa sarebbe dovuta andare più o meno così: l’auto doveva scagliarsi a velocità contro la fragile vetrine del negozio che avevano preso di mira per la rapina, nel dettaglio un negozio di Tabacchi situato in Via Ardeatina, precisamente al civico 976. Poi, una volta dentro, i rapinatori avrebbero dovuto ripulire tutto ciò che era di valore al suo interno, con l’obiettivo principale di ritirare, presumibilmente i succosi incassi del fine settimana, oltre all’oggettistica che si trovava all’interno dell’esercizio commerciale.
L’operazione eseguita utilizzando l’automobile per infrangere la vetrina, ha avuto appunto come prevedibile risultato, anche gli ingenti danni provocati all’esercente, che si è trovato sfondato l’ingresso del proprio negozio, ed il danno unito alla beffa, al proprietario del veicolo usato per l’azione, una Fiat Bravo risultata rubata e dunque completamente estraneo alla vicenda .
I Rapinatori in fuga a mani vuote
Qualcosa però sembrerebbe non essere andato secondo i piani, a quanto pare. Una volta sfondata la vetrina del negozio, però, più o meno intorno alle 2.15 di questa notte, 6 marzo 2023, l’entrata gli è stata comunque bloccata, o dall’incompleto sfondamento o dall’allarme scattato, su questo ancora non c’è certezza. Quel che è certo, è che i rapinatori hanno subito capito di aver fallito il colpo e così si sono dati alla fuga con l’impiego di un altro mezzo. Il primo, infatti, quello usato per lo sfondamento è risultato essere rubato: si tratta di una Fiat Bravo ridotta in pessime condizioni dalla goffa ed inutile impresa. Fonte: Corriere della Città
Gaetana Di Lorenzo