AGI – Un corteo lungo e variopinto e uno slogan che ha scandito la giornata: “QueeResistenza“. Al via la ventinovesima edizione del Roma Pride che da Piazza della Repubblica e si snoda per via Liberiana, piazza di Santa Maria Maggiore, via Merulana, largo Brancaccio, via dello Statuto, piazza Vittorio, via Emanuele Filiberto, viale Manzoni, via Labicana, piazza del Colosseo, via dei Fori Imperiali, largo Corrado Ricci e via dei Fori Imperiali per concludersi a piazza Madonna di Loreto. E infine il concerto al Rock di Roma, all’Ippodromo delle Capannelle.
“Siamo un milione”
“Siamo un milione”. Cosi’ gli organizzatori dell’evento dal carro che apre il Roma Pride di Roma. “Mai vista tanta gente al Pride”. La festa è partita sulle note delle hit delle cantanti Paola e Chiara, madrine di questa edizione del Pride. Anche il sindaco Gualtieri è salito sul carro del Roma Pride ‘Queeresistenza’: “Grazie sindaco, voglio un applauso fortissimo per il sindaco, grazie di essere qui con noi”, dice uno degli organizzatori mentre parte It’s raining man.
Secondo quanto apprende l’AGI le forze di polizia stimano in 45mila i partecipanti al Roma Pride 2023
Attimi di tensione per alcune bandiere M5s
“Viva l’amore e grazie al sindaco Gualtieri perche’ lotta per i diritti”, ripetono le cantanti accanto al primo cittadino: “Viva il Pride. Ora è sempre resistenza”. Questo solo uno dei motti scanditi tra le strade della Capitale. Un momento di tensione c’è stato all’inizio del corteo quando all’arrivo del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, alcuni hanno alzato le bandiere del Movimento 5 stelle volgendole verso le telecamere. Cosi’ è scattato l’urlo contro gli attivisti grillini: “Abbassatele. Al Pride non si portano le bandiere di partito”.
Il centro della Capitale si è così riempito di colori, tra bandiere arcobaleno, parrucche e carri variopinti. Mario Colamarino, portavoce del Roma Pride prevede una grande affluenza: “”Oggi sarà una grande festa per tutta la nostra comunità, saremo in tantissimi, quasi un milione, anzi lo spero perché quello che è successo con la vicenda del patrocinio prima concesso e poi tolto dalla Regione Lazio ha riacceso gli animi di lotta della nostra comunità Lgbt+. Tra poco questa piazza si riempirà di persone e di amore che è quello che dobbiamo contrapporre a chi vuole rendere invisibili, a chi vuole odiare e parlare male di noi. Quindi dobbiamo essere fieri di chi siamo: oggi festeggeremo e saremo noi stessi”.
Durante la marcia potranno esserci limitazioni o deviazioni di percorso dei mezzi pubblici e l’Atac comunicherà ogni variazione attraverso il proprio sito.
Alla parata, preceduta dalle polemiche dei giorni scorsi per il patrocinio della Regione Lazio ritirato dal presidente Francesco Rocca, diversi gli esponenti politici, dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri a Nicola Zingaretti, da Elly Schlein ad Alessandro Zan. Tra gli altri Marco Furfaro, Cecilia D’Elia, Annalisa Corrado, Camilla Laureti, Marta Bonafoni e Sandro Ruotolo. Ci sarà inoltre un carro di più Europa con Emma Bonino e Riccardo Magi è una delegazione del M5s.non mancherà invece il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, insieme con altri leader politici. Europa+ avrà un proprio carro per sfilare. Elly Schein sarà in prima linea. Paola e Chiara saranno testimonial dell’evento con la loro canzone “Furore” che è stato scelta come inno della manifestazione lgbtqia+.
Il Governatore Rocca: “Attaccato ingiustamente”
E il governatore Rocca torna sulle polemiche scoppiate intorno al gay pride. “Sono stato oggetto, in questi giorni, di attacchi che mi hanno fatto male”. Rocca scrive al Messaggero per ricordare a lettori ed elettori il suo percorso personale e politico, nel quale “ho lottato una vita contro ogni forma di discriminazione, per l’inclusione e il rispetto dei diritti, in ogni contesto e circostanza, anche quelli più delicati e difficili”. In questa circostanza, aggiunge Rocca, “sono stato anche confortato da messaggi di amicizia da parte di molti e soprattutto di chi, nella comunità LGBTQ+, non si ritrova in posizioni ideologiche e di scontro, ma è capace di dialogare” ed è per questo motivo che “sono sinceramente dispiaciuto se qualcuno si è sentito sotto attacco o non rispettato” in questi giorni in cui “abbiamo toccato temi sensibili che colpiscono la vita di milioni di persone”. E se qualcuno si è sentito preso di mira, ribadisce il Governatore laziale, “questo non è mai stato il mio intento”.
Rocca ricorda invece che “nella mia vita mi sono spesso avvicinato alla sofferenza umana, anche di chi è perseguitato perché omosessuale” quindi si augura che “che noi, che viviamo in una società libera e democratica, riusciamo a essere all’altezza della nostra libertà” anche nel “prendere posizioni scomode, ma fedeli alla propria coscienza” ribadendo pertanto di essere “aperto al confronto e al dialogo con le Associazioni LGBTQ+, così come con tutte le persone omosessuali e trans che in esse non si riconoscono”. Ed è per questo motivo che a coloro, “soprattutto ai giovani che nei Pride cercano un momento di espressione di identità, a chi vive con sofferenza e a chi vive con gioia la sua identità e il suo orientamento” il Governatore augura “di trovare sempre la strada per aprirsi a una corretta interlocuzione con chi appare più distante” in quanto “non c’è nulla di peggio della mancanza di parola e confronto”.
Schlein, importante e giusto esserci
“Sono qua oggi perché è importante, perché il Pd sarà sempre nei luoghi della tutela e della promozione dei diritti Lgbtq+. A partire dal matrimonio egualitario, le adozioni e riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali. Siamo qui perché è importante e giusto esserci. Ed è invece sbagliato che non ci sia la regione Lazio”, ha commentato la segretaria del Pd, Elly Schlein in corteo al Roma Pride.
Boschi, unioni civili grazie al governo Renzi
“Con questa maggioranza in parlamento sarà difficilissimo riprendere una legge sul contrasto all’omofobia”, ha commentato la parlamentare di Italia Viva Maria Elena Boschi, presente al corteo.
“Noi non abbiamo nessun rimorso perché se c’è una legge sulle unioni civili in questo Paese è grazie al governo Renzi. Non è perfetta, ma ha dato tanti diritti e un cambio culturale e sociale. L’idea che non ci siano cittadini di serie a e b, e soprattutto progetti di vita che valgano più o meno di quelli degli altri. – ha proseguito – C’è ancora da fare molto per superare discriminazioni, stereotipi, minacce o violenza. Abbiamo visto episodi di cronaca in questi giorni. Con questa maggioranza in parlamento sarà difficile fare passi in avanti per la comunità Lgbt. Le istituzioni ci sono nonostante la regione abbia ritirato il patrocinio c’è il comune di Roma e i parlamentari”.
__________________