AGI – L’esame di Maturità 2023 prende il via e gli studenti hanno iniziato, dalle 8.30, a cimentarsi con una delle 7 tracce per la prima prova scritta d’italiano.
Ecco le 7 tracce, secondo quanto apprende l’AGI, decise dal ministero.
- Per l’Analisi del testo (tipologia A): “Alla nuova luna” di Salvatore Quasimodo e Alberto Moravia con un brano tratto da “Gli Indifferenti”
- Per il Testo argomentativo (tipologia B): Federico Chabod, “L’idea di Nazione”; Piero Angela, “Dieci cose che ho imparato” e Oriana Fallaci, “Intervista con la storia”
- Per il tema di attualità (tipologia C): Lettera aperta al ministro Bianchi sull’esame di Maturità e Marco Belpoliti con “Elogio dell’attesa nell’era di Whatsapp”4
“Alla nuova luna” di Quasimodo
La poesia, contenuta nella penultima raccolta del grande poeta, pubblicata nel 1958, è ispirata al lancio in orbita del primo satellite artificiale Sputnik I dell’anno precedente, che aprì la corsa allo spazio. Quasimodo parla di un uomo “creatore”, e di una “intelligenza laica” che “mise altri luminari uguali a quelli che giravano dalla creazione del mondo”, ossia i satelliti, sottolineando ancora, come viene chiesto agli studenti, il coraggio dell’uomo che miliardi di anni dopo Dio crea altri astri artificiali.
Questo il testo della poesia:
In principio Dio creò il cielo
e la terra, poi nel suo giorno
esatto mise i luminari in cielo
e al settimo giorno si riposò
Dopo miliardi di anni l’uomo,
fatto a sua immagine e somiglianza,
senza mai riposare, con la sua
intelligenza laica,
senza timore, nel cielo sereno
d’una notte d’ottobre,
mise altri luminari uguali
a quelli che giravano
dalla creazione del mondo. Amen.
Lettera al ministro Bianchi
La traccia prevede un commento alla Lettera aperta al ministro Bianchi sull’esame di Maturità, il documento inviato nel 2021 dal mondo accademico e culturale all’allora ministro dell’Istruzione, in piena pandemia, per chiedere di reintrodurre le prove scritte alla maturità, abolite per il rischio contagio. Una scelta non casuale, in concomitanza proprio con il ritorno dell’esame alla forma pre-Covid.
Belpoliti e “Elogio dell’attesa nell’era di Whatsapp”
La traccia riguarda un articolo di Marco Belpoliti, pubblicato su ‘Repubblica’ il 30 gennaio 2018. “Non sappiamo più attendere. Tutto è diventato istantaneo, in ‘tempo reale’, come si è cominciato a dire da qualche anno. La parola chiave è: ‘Simultaneo’. Scrivo una email e attendo la risposta immediata. Se non arriva m’infastidisco: perché non risponde? Lo scambio epistolare in passato – si legge nell’articolo – era il luogo del tempo differito. Le buste andavano e arrivavano a ritmi lenti. Per non dire poi dei sistemi di messaggi istantanei cui ricorriamo: WhatsApp. Botta e risposta. Eppure tutto intorno a noi sembra segnato dall’attesa: la gestazione, l’adolescenza, l’eta’ adulta. C’e’ un tempo per ogni cosa, e non è mai un tempo immediato”.