Decine di migliaia di famiglie hanno ricevuto un SMS che comunica la sospensione del Reddito di Cittadinanza. Nonostante le proteste delle opposizioni, l’INPS ha dichiarato che la procedura è conforme alla normativa. In una nota ufficiale, l’Istituto ha precisato che l’ultima rata del Reddito è stata erogata ai beneficiari che hanno già ricevuto sette mensilità nel 2023, e che la sospensione è prevista dalla legge. Inoltre, il messaggio ha ricordato che la sospensione potrà essere revocata in caso di presa in carico da parte dei servizi sociali, ma questo riguarda solo persone in particolari condizioni di necessità o difficoltà di inserimento sociale e lavorativo. Chi può essere indirizzato verso percorsi lavorativi avrà invece accesso al Supporto per la formazione e il lavoro a partire da settembre.
La CGIL ha chiesto di prorogare il termine delle sette mensilità per permettere alle persone in difficoltà di essere adeguatamente assistite dai servizi sociali comunali. Secondo il sindacato, circa 169.000 persone, tra i 18 e i 59 anni, sono coinvolte. La CGIL sottolinea che per molte famiglie in condizioni di povertà l’unica speranza è quella di essere prese in carico dai servizi sociali comunali, che però sono stati penalizzati dal Governo in nome di una presunta “occupabilità”, che non tiene conto delle reali necessità e fragilità delle persone.
I sindacati hanno anche evidenziato che la gestione del disagio causato dalla perdita dell’unico reddito a disposizione ricadrà sugli assistenti sociali e sui servizi comunali, particolarmente fragili, soprattutto nel Sud Italia, dove si concentra la maggioranza dei beneficiari. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha criticato duramente la comunicazione dell’INPS, definendola “ipocrita” e accusando il Governo di non sospendere il Reddito di Cittadinanza, ma di cancellarlo del tutto. Durante un evento in Calabria, Conte ha ribadito che il Reddito rappresentava un sostegno fondamentale, il cui smantellamento porterà a un “disastro sociale annunciato”.
F.B.