AGI – La procura della Repubblica di Perugia sta indagando sull’acquisizione di notizie riservate, consegunti a presunti accessi abusivi a banche dati pubbliche, riferite ad alcuni politici, tra i quali il ministro della Difesa, Guido Crosetto. Lo rende noto il procuratore capo Raffaele Cantone.
L’indagine, viene ricostruito, è conseguenza della denuncia presentata nell’ottobre 2022, dallo stesso Crosetto, in seguito alla pubblicazione di notizie riservate sulla sua precedente attività lavorativa. Le indagini svolte dalla procura di Roma, ricorda Cantone, avevano portato a individuare come presunto autore di alcuni accessi da ritenersi non leciti a banche dati pubbliche un finanziere in forza al Nucleo di polizia valutaria di Roma, ma distaccato al gruppo che si occupa di segnalazioni di operazioni sospette, Sos.
Iscritto nel registro degli indagati, il militare ha sostenuto la correttezza del suo operato. Ad aprile, riferisce ancora Cantone, il fascicolo è stato inviato a Perugia per “valutazioni di competenza”. Su coordinamento della procura del capoluogo umbro, il nucleo di polizia valutaria della Finanza ha sentito numerose persone e molto materiale è stato acquisito.
“Gli accertamenti vengono svolti con la piena collaborazione e in totale sintonia con il procuratore nazionale antimafia che aveva, già prima dell’avvio delle indagini, provveduto a riorganizzare radicalmente il servizio Sos”, conclude Cantone.
Crosetto: “Fare chiarezza”
“Oggi ho letto, su alcuni quotidiani, l’evoluzione di un’indagine giudiziaria nata grazie a una mia denuncia del 31 ottobre 2022. È emersa l’esistenza di un tentativo di condizionare la composizione del nuovo governo attraverso l’acquisizione illecita e la diffusione strumentale di notizie false per attaccarmi. Un sistema di dossieraggio illegittimo”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto.
“A parte la grave fuga di notizie, mentre l’indagine è ancora in corso, che rischia di inficiare il grande lavoro fatto prima dalla procura di Roma e ora da quella di Perugia” aggiunge “considero gravissimo che pezzi dello Stato possano aver lavorato deliberatamente per indebolire le istituzioni e perseguire interessi evidentemente opachi”.
“Confido che, una volta tanto – conclude Crosetto – la volontà di arrivare fino in fondo per fare chiarezza sia condivisa da tutti i livelli istituzionali e da tutte le forze politiche. Attendo fiducioso gli accertamenti della magistratura su questa torbida vicenda”
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