“LA DONAZIONE NON VA MAI IN FERIE. PRIMA DI PARTIRE RICORDATI DI DONARE’ e ancora” DONARE SANGUE È UN GESTO DI ALTRUISMO, NON ESITARE A FARLO” Questi gli slogan per richiamare volontari per la giornata di donazione del sangue, organizzata in piazza Lavinia sabato 5 agosto. E in molti hanno risposto. Persone eccezionali che sanno quanto valga la vita e come il loro prezioso contributo possa aiutare a salvarne. E infatti è stato ottimo il risultato raggiunto per la raccolta sangue organizzata dall’ associazione ” Donatori Nati” Associazione Donatori Volontari Polizia di Stato: fin dalle prime ore della mattinata, molti volontari di Anzio ma anche turisti in vacanza nella cittadina neroniana, si sono succeduti sull’autoemoteca della Regione Lazio con equipe medica del centro trasfusionale IFO ( REGINA ELENA SAN GALLICANO) per donare “l’oro rosso” ( ndr) e cercare di garantire una scorta di sangue per rispondere all’enorme carenza. “Oggi siamo molto felici e soddisfatti- ha dichiarato il Presidente dell’Associazione Luca Repola– siamo arrivati gia’ a venti persone in questa prima mattinata e pensiamo che ne arrivino altri. C’è stata un’ottima risposta, una raccolta veramente positiva. In questo periodo c’è una carenza enorme di sangue non solo per le urgenze ma anche per le terapie, molte persone necessitano di trasfusioni cicliche. Invito sempre tutti coloro che sono in buona salute a donare il sangue, si salvano vite”
A tutti i donatori è stata offerta una golosa colazione con cappuccino e cornetto presso il “Bar Lavinia” o una golosa pizza da “Boccione”, le storiche artivita che sono sempre in prima linea nella solidarietà.
” Donare sangue -continua il Presidente Repola- è un gesto di solidarieta che puo salvare una vita. Sono certo che anche nelle prossime edizioni ci saranno molti giovani e forti volontari. “
A dar sostegno e assistenza al personale dell’autoemoteca, come sempre, l’immancabile Polizia di Stato.
Concludiamo con una citazione cara a DonatoriNati:
“L’Opera umana piu bella è di essere utili al prossimo” Sofocle.