La ministra parla dopo la contestazione durante gli Stati generali della Natalità
ROMA – “Se mi impedisci di parlare mi censuri. Se contesti e dialoghi è diverso, anche se usi toni alti. Ho fatto tante manifestazioni, ma mai ho impedito a qualcuno di parlare”. La ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, sulle pagine del Corriere della Sera continua a parlare di censura dopo la contestazione da parte di alcuni studenti durante il suo intervento sul palco durante gli Stati generali della Natalità. “Sono per il diritto al dissenso, sempre. Credo però che garantire la libertà di parola sia un diritto non negoziabile- dice la ministra che non riusciva a parlare per le grida degli studenti- Era impossibile parlare durante la contestazione“.
Innumerevoli i messaggi di solidarietà per Roccella, tra cui anche quello del Capo dello Stato, Sergio Mattarella e della premier, Giorgia Meloni. La ministra sottolinea: “Comunque a proposito di censura vorrei sentire la solidarietà dei vari Antonio Scurati, Roberto Saviano, Nicola Lagioia, Chiara Valerio“.