“Oltretutto poco dopo il presunto pestaggio Iovino è andato a ballare a Ibiza. Se non ci fosse il mio nome in mezzo non ci sarebbe la notizia”, dice il rapper
TORINO – “Credo che il Salone del libro abbia disegnato uno scenario che è davanti agli occhi di tutti: da un lato abbiamo i giovani che esprimono delle priorità rispetto a degli avvenimenti, anche voglia di partecipare. La mia storia parla per me, e non ho alcun tipo di problema a parlare di genocidio e di non sentirla una posizione ideologica. Un dato obiettivo. Dall’altro lato abbiamo una stampa che si occupa di notizie inutili, tipo le cazzate che fa di notte Fedez. Non avete ancora capito che a loro non gliene frega un cazzo. La stampa riveda le sue priorità e non giochi a fare l’influencer“. Lo dice Fedez al Salone del Libro di Torino, durante l’evento all’Auditorium dedicato alla salute mentale dei giovani, riferendosi alle ricostruzioni di stampa che accreditano la sua presenza al pestaggio a Milano di Cristiano Iovino, il personal trainer dei vip che sarebbe stato massacrato di botte davanti al suo condominio di via Marco Ulpio Traiano la notte tra il 21 e il 22 aprile. “Io non c’ero, e dalla telecamera non si vede niente“, ha detto il rapper che sottolinea: “Tutti parlano di un massacro, ma se questa persona non è stata portata in ospedale non c’è un referto medico e non ha denunciato, di cosa stiamo a parlare? Oltretutto poco dopo è andato a ballare a Ibiza. Se non ci fosse il mio nome in mezzo non ci sarebbe la notizia“.