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COLLEFERRO – C’è anche Tiziana Nitiffi di Colleferro, tra le otto persone “spiate” illegalmente dipendenti della sede Partesa di Latina, società di logistica del gruppo Heineken.
La Direzione Distrettuale Antimafia di Milano ha portato alla luce un sistema di spionaggio e raccolta illecita di informazioni, organizzato da società di investigazione private, su “mandato”, di alcuni manager della multinazionale della birra olandese.
Nel caso specifico, i nomi degli otto lavoratori monitorati sono: Massimo Ricci, Paola Faustini, Noemi Cannizzaro, Tiziana Nitiffi, Maria Ferraro, Lillo Calafato, Marco De Vellis e Marco Olimpieri.
Secondo le risultanze delle indagini, alcuni manager di Heineken avrebbero commissionato questo monitoraggio per controllare lavoratori della rete commerciale che, in un secondo tempo, si sono dimessi per passare alle dipendenze di una società concorrente.
L’indagine ha identificato, tra gli indagati, anche tre membri del management Heineken Italia, i quali, a vario titolo, avrebbero commissionato e coordinato l’attività illecita, coinvolgendo le società investigative per pianificare le strategie di spionaggio.
Il sistema di spionaggio era particolarmente sofisticato. Secondo quanto ricostruito, alcuni “trojan”, in grado di eludere i sistemi di sicurezza, venivano installati nei computer e/o nei device (smartphone o tablet) dei lavoratori. Si tratta di software in grado di registrare – in maniera evidentemente fraudolenta – ogni comunicazione digitale, incluse email, messaggi personali su whatsapp ed addirittura i software di collegamento con i conti correnti delle persone spiate.
Tali società di investigazione private potevano contare – attraverso la collaborazione di un maresciallo della Guardia di Finanza in servizio alla Dia di Lecce – sull’accesso a banche dati riservate, dagli archivi della Sdi del Ministero dell’Interno a quelli dell’Agenzia delle Entrate, comprese le informazioni relative ad eventuali precedenti di polizia.
Va evidenziato che l’indagine ha rilevato che tali società di investigazione private avrebbero condotto attività simili per circa 400 clienti – accumulando oltre 15 terabyte di dati – spiando illegalmente quasi 800mila persone.
Tra i dossieraggi messi in atto sarebbero stati evidenziati interessi politici e perfino rapporti con servizi di intelligence esteri, tra cui i servizi segreti israeliani…
Un “affair” gigantesco, sia per numero di soggetti coinvolti – attivamente e passivamente – sia relativamente ai profitti generati, o “generabili”, da questa pratica illecita.
Per quanto riguarda nello specifico la questione relativa agli otto dipendenti Partesa di Latina, sono stati denunciati dalla società per inosservanza del patto di non concorrenza che, quantomeno, farà da contrappeso, sulla bilancia, con la violazione della privacy dei dipendenti.