BOLOGNA – Si chiama Gianluca Di Gioia, il turista che è stato attaccato e ucciso da uno squalo tigre durante una vacanza in Mar Rosso, in Egitto.
L’uomo, 48 anni romano, era in vacanza con la famiglia e alloggiava nel resort Sataya di Marsa Alam. Aveva festeggiato i suoi 48 anni il 21 dicembre. La vacanza sarebbe durata anche fino a Capodanno compreso, ma purtroppo si è trasformata in tragedia. L’altro turista ferito, Peppino Frappani, odontotecnico di 69 anni, era anche lui in acqua e ha cercato di aiutarlo a sfuggire allo squalo. I due stavano facendo snorkeling e Frappani, quando ha sentito le grida di Di Gioia attaccato dallo squalo, ha cercato di aiutarlo. L’attacco dello squalo è avvenuto a circa 50 metri dal pontile dell’albergo, nel mare davanti al resort in cui soggiornavano. La zona, però, ha spiegato il ministero dell’Ambiente egiziano, era non balneabile.
Gianluca Di Gioia era un diplomatico e lavorava per Eeas, i servizi diplomatici dell’Unione europea. Aveva in precedenza lavorato per la Commissione europea e per il Centro comune di Ricerca (Jrc), il servizio della Commissione per la scienza e la conoscenza. Pur essendo originario di Roma, viveva in Francia perchè sposato dal 2009 con una donna francese di nome Laurence. Lei era in vacanza in Mar Rosso con lui e con il loro figlio di 10 anni, Nathan. Nelle foto dei suoi profili social emerge la passione per i viaggi, soprattutto in posti caldi, e un grande sorriso.