Nettuno- Dopo mesi di danneggiamenti e furti a danno di decine di autovetture nel comune di Nettuno, la Polizia nella serata del 4 febbraio, su segnalazione di un cittadino, ha intercettato in via Santa Barbara i presunti colpevoli che, con delle torce, stavano guardando all interno dell’ abitacolo di alcune autovetture, probabilmente pronti a colpire.
Gli agenti sono subito intervenuti bloccando l’azione criminale ma la situazione è rapidamente precipitata con momenti di forte tensione quando i due hanno estratto le pistole e le hanno puntate contro gli agenti. Ne è scaturita una colluttazione in cui l’esperienza e la professionalita’ dei poliziotti hanno garantito un’azione sicura e determinata ed effettuato l’arresto.
i due malviventi, padre e figlio, pregiudicati, avevano una scacciacani e una pistola finte ma indistinguibili.
Poteva avvenire una tragedia, fortunatamente evitata grazie all’abilita’ dei poliziotti che seppur a rischio di essere colpiti hanno lavorato con sangue freddo e evitato il peggio disarmando senza essere feriti nè ferire e tratto in arresto i due malviventi.
il caso desta attenzione per la tragedia sfiorata perche’ in casi simili l’agente in base all’art. 53 del Codice Penale, “puo’ far uso legittimo delle armi quando sara costretto dalla necessita’ di respingere una violenza o di vincere una violenza” o ricevere un ordine superiore e sparare uccidendo la persona che lo minaccia. Solo la grande prontezza degli agenti ha determinato un arresto senza gravi conseguenze.
Felice Romano, Segretario Generale del SIULP, il sindacato maggioritario del comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico riguardo l’escalation di violenza sul litorale a sud di Roma, ha dichiarato: “I tre colleghi, come accade migliaia di volte ogni giorno in questo Paese, hanno scritto un lieto fine ad un evento che avrebbe potuto concludersi in ben altro modo. Il tutto grazie alla professionalità e all’acume operativo maturato in tanti anni di lavoro e nel silenzio assordante dei soliti noti pronti a puntare il dito sull’operato delle Forze dell’Ordine quando i malviventi o chi tenta di sottarsi al controllo di Polizia, lamentano qualche danno. Sono certo che il Questore di Roma, il Dottor Massucci, saprà ben sottolineare il coraggio e la professionalità dimostrata dai tre colleghi. Quello che più preoccupa è la spavalderia con cui oggi chi delinque, non mostra la minima remora nel puntare anche un’arma contro i poliziotti. Forse perché consapevoli di una pressoché totale impunità e forti del sostegno del tifo anti polizia.”
“Come SIULP, pochi giorni prima dell’agguato della scorsa notte, avevamo sottolineato con una nota la necessità di una particolare attenzione per il territorio del litorale laziale. Anzio e Nettuno rappresentano insieme alla vicina Ardea un agglomerato urbano di quasi 200.000 abitanti e l’escalation di criminalità degli ultimi tempi è sempre crescente.
La scorsa notte, dei colleghi alla guida di una volante allertati dalla segnalazione di un cittadino, si sono ritrovati ad inseguire dapprima in macchina e poi a piedi dei malviventi che si apprestavano a rubare presumibilmente un’autovettura.
Poliziotti che nell’inseguimento si sono ritrovati all’improvviso una pistola puntata in pieno volto. Quello che ne è seguito è un misto di abnegazione, preparazione, professionalità e grande coraggio. Hanno disarmato il malvivente riuscendo ad arrestare entrambi i delinquenti. Le circostanze di luogo e tempo, in piena notte, nonché per la velocità dell’azione, solo all’atto dell’arresto i due i colleghi si sono resi conto che le due armi erano reali riproduzioni di quelle offensive. Scene di criminalità che registriamo sempre più frequentemente. La cosa più triste è allarmante è constatare che i due malviventi erano padre e figlio”.