ROMA – Nel convegno organizzato ieri da Bankitalia e Csm, il governatore Ignazio Visco ha dichiarato: “L’illegalità nelle sue diverse forme, dalla corruzione nell’esercizio di pubblici servizi alle violenze della criminalità organizzata, condiziona pesantemente la crescita economica, impedisce la corretta allocazione dei fondi pubblici destinati allo sviluppo e crea distorsioni nel mercato. Nell’azione di vigilanza la legalità è innanzi tutto presupposto della sana e prudente gestione dei soggetti vigilati. Soltanto il rispetto formale e sostanziale delle regole, garantito anche da un’attenta attività di controllo, consente di mitigare i peculiari fattori di rischio insiti nell’attività di intermediazione. Tra questi fattori certamente vi sono la presenza di rilevanti asimmetrie informative e connesse possibili opacità dei bilanci bancari; la complessità e l’interconnessione che caratterizzano l’operatività di intermediari anche non sistemici, con conseguenti pericoli di contagio nel caso di crisi”.
Il governatore di Bankitalia, all’indomani delle critiche della Commissione europea sulla corruzione nel nostro Paese, ha confermato quanto questa abbia pesato e condizioni tuttora la volontà di fare impresa in Italia.
Inoltre sempre il reggente di Palazzo Koch a seguito della recente approvazione del decreto Imu-Bankitalia che ha riguardato proprio la riorganizzazione dell’istituto di via Nazionale, ha parlato anche degli stress test a cui saranno sottoposti gli istituti di credito italiani, sottolineando: “L’esercizio di valutazione complessiva dei bilanci delle principali banche dell’area dell’euro rappresenta il primo passo verso la vigilanza unica europea. Per le banche che saranno vigilate in forma accentrata esso costituisce un importante banco di prova”.
Ernesto De Benedictis