Basta un aumento dello spread e qualche attacco al documento di economia e finanza italiano da parte del presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker e del commissario europeo per gli affari economici e monetari Pierre Moscovici per far crollare le Borse?
Ci sono movimenti che durano mesi se non anni e i mercati azionari sono in una fase di forte correzione. Infatti, analizzando l’andamento delle Borse europee degli ultimi 5 anni si nota che le parole forti usate da Juncker e Moscovici hanno creato non pochi problemi anche ai loro Paesi.
Non è solo colpa del Def. In Europa si è rotto qualcosa. Alla vigilia delle elezioni europee è in atto una vera e propria guerra tra la polita che segue il consenso popolare e quella che professa l’austerità e il rigore, facendo sprofondare i Paesi europei in una crisi senza precedenti. L’austerità voluta dai tedeschi ha portato non solo al perdurare di recessione senza precedenti ma anche all’affermarsi di sentimenti nazionalisti.
Il braccio di ferro tra l’europa e l’Italia non giova a nessuno e dieci anni di austerity non hanno portato cambiamenti nella tendenza del debito pubblico italiano che ogni mese cresce ormai fuori controllo.