Per agenzia di valutazione del credito Dbrs l’atteso deterioramento del deficit italiano non rappresenta una fonte di preoccupazione a patto che i fondamentali economici non peggiorino.
In un report dedicato al Paese e diffuso oggi, l’agenzia canadese aggiunge che i rischi per la stabilità finanziaria provocati dal rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato sembrano al momento contenuti.
I titoli di Stato italiani hanno registrato un sensibile aumento dei rendimenti e degli spread a partire dal mese di maggio, che ha visto intensificarsi i negoziati per la formazione del nuovo governo. Attorno alle 10:30, lo spread Italia-Germania sul tratto decennale scambia a 293 punti base dai 298 della chiusura di ieri.
Nei giorni scorsi il presidente della Repubblica ha firmato il testo della legge di Bilancio che deve ora essere presentato alle Camere.
Tuttavia, nella giornata in cui verranno diffusi i risultati degli stress test Eba, Dbrs lancia un monito alle banche italiane, spiegando che una situazione di volatilità sui mercati per un periodo prolungato e spread elevati possono rappresentare una sfida per gli istituti di credito, minando la fiducia delle imprese, intaccando la crescita dei crediti e contribuendo a un re-pricing degli asset.
L’agenzia non risparmia qualche bacchettata al governo giallo-verde, che a suo dire difficilmente terminerà la legislatura, sottolineando che è più concentrato sulla campagna elettorale per le Europee del prossimo maggio che sugli sforzi per contrastare la debolezza strutturale del Paese.
A proposito della manovra per il 2019, Dbrs afferma che se messo in atto in linea con le proposte del governo, il provvedimento potrebbe portare alcuni stimoli all’economia nel breve termine anche se è improbabile che abbiano un impatto concreto nell’economia reale fino alla seconda metà del 2019.
Dbrs infine non si aspetta un miglioramento concreto nell’andamento della crescita italiana e nel breve periodo l’economia potrebbe essere colpita negativamente.