Da una stima Coldiretti, per effetto delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria e dalla conseguente perdita del lavoro, anche occasionale, a Pasqua aumenteranno di mezzo milione i poveri i Italia . Il punto in questione, è che si tratta di un numero rilevante di persone pari a quasi 2,7 milioni, che in Italia già lo scorso anno hanno beneficiato di aiuti alimentari con i fondi Fead distribuiti da associazioni come la Caritas ed il Banco Alimentare, e quest’anno si prevede un amento dal 25% al 30% delle richieste di aiuto segnato dall’emergenza in corso. Come sottolineato da Coldiretti: « Le situazioni di difficoltà sono diffuse in tutta Italia ma le maggiori criticità si registrano nel Mezzogiorno con il 20% degli indigenti che si trova in Campania, il 14% in Calabria e l’11% in Sicilia, ma situazioni diffuse di bisogno alimentare si rilevano anche nel Lazio (10%) e nella Lombardia (9%) dove più duramente ha colpito l’emergenza sanitaria. Contro la povertà si attiva la solidarietà con molte organizzazioni attive nella distribuzione degli alimenti, e si contano in Italia circa diecimila strutture periferiche (mense e centri di distribuzione) promosse da quasi 200 istituzioni caritatevoli impegnate nel coordinamento degli enti territoriali ufficialmente riconosciute che si occupa della distribuzione degli aiuti erogati dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea)».
Per aiutare la popolazione in difficoltà , gli agricoltori di Campagna Amica hanno avviato l’iniziativa “Spesa sospesa del contadino a domicilio” che mutua l’usanza campana del “caffè sospeso”, ovvero quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo e che non ha la possibilità di pagarselo. Grazie a questa nuova campagna tutti coloro che riceveranno la spesa a casa attraverso i mercati e le fattorie di Campagna Amica potranno decidere di donare un pacco alimentare alle famiglie più in difficoltà che potranno portare in tavola frutta, verdura, farina, formaggi, salumi o altri generi alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero che gli agricoltori di Campagna Amica, in accordo con i Comuni, consegnano gratuitamente entro Pasqua. Iniziative di aiuto anche con modalità diversificate sono diffuse lungo tutta la Penisola (www.campagnamica.it). Secondo gli ultimi dati Istat, sottolinea semopre Coldiretti : « Le famiglie italiane spendono per prodotti alimentari e bevande in media 462 euro mensili ma nel mese di marzo segnato dall’emergenza Coronavirus si è verificata una accentuata polarizzazione dei consumi e a fianco all’aumento degli indigenti è scattata per molti una vera e propria corsa per riempiere il carrello con un aumento dagli acquisti al dettaglio di prodotti agroalimentari del 19% a marzo 2020 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo le rilevazioni Ismea. Il risultato è che in quasi 4 case su 10 (38%) sono state accaparrate scorte di prodotti alimentari e bevande con l’accumulo nelle dispense soprattutto nell’ordine, di pasta, riso e cereali (26%), poi latte, formaggi, frutta e verdura (17%), quindi prodotti in scatola (15%), carne e pesce (14%), salumi e insaccati (7%) e vino e birra (5%), secondo le rilevazioni Coldiretti/Ixe. Un comportamento pericoloso per la salute, per l’attesa nelle lunghe file, ma che favorisce l’aumento dei prezzi con l’inflazione, le speculazioni dal campo alla tavola e anche gli sprechi di cibo in un momento delicato per le forniture alimentari del Paese» . Questo sbilanciamento nei consumi rischia di mettere sotto pressione oltre 3milioni di italiani che stanno lavorando nella filiera alimentare, dalle campagne all’industrie fino ai trasporti, ai negozi e ai supermercati, al fine di garantire continuità alle forniture di cibo e bevande alla popolazione. E come dichiarato da Coldiretti: «Una realtà che allargata dai campi agli scaffali vale 538 miliardi di euro pari al 25% del Pil grazie al lavoro tra gli altri di 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari e 230mila punti vendita in Italia, tra ipermercati (911) supermercati (21101), discount alimentari (1716), minimercati (70081 e altri negozi (138000)».