Il Decreto Semplificazioni presenta gravi violazioni dei diritti delle imprese. Lo dice l’APIT, Associazione Partite IVA nella persona del suo Presidente Massimo Gervasi, che denuncia: “Continua la persecuzione delle Partite IVA. Il Governo con i suoi decretini ostacola, ora, anche le gare d’appalto. Il Decreto Legge nr. 76 del 2020, entrato in vigore lo scorso 17 luglio, meglio conosciuto con il nome di Decreto Semplificazioni, nello specifico all’art. 8 comma 5 che modifica l’articolo 80 del codice degli appalti, infatti, prevede che un’impresa possa essere esclusa da una gara d’appalto qualora riceva un accertamento fiscale o dall’INPS precludendo anche la possibilità di contestare la legittimità degli addebiti che vengono mossi a meno che l’impresa non dimostri di aver pagato prima della scadenza del termine del bando d’appalto per partecipare alla gara. Ma gli articoli da contestare di questo Decreto, sono anche tanti altri che sono al momento al vaglio dei professionisti del Comitato Scientifico di PIN Partite IVA Nazionali. In contemporanea, alla contestazione voglio tuttavia lanciare l’appello di tutto il gruppo APIT, verso tutte le forze politiche che in questi ultimi tempi hanno dimostrato attenzione e disponibilità alle nostre richieste tramite Deputati e Senatori di varia appartenenza partitica ma che condividono le nostre stesse preoccupazioni per il futuro delle piccole e medie imprese, avendo ben compreso che esse sono la spina dorsale dell’economia del nostro Paese. Chiedo quindi a tutti loro di continuare a starci vicini, e di portavoci di questa nostra richiesta rivolta al Governo, di modificare immediatamente le recenti norme che consideriamo non solo nocive per lo svolgimento delle nostre legittime attivita’, ma anche denigratorie verso gli investimenti, e gli sforzi, non solo economici, che stiamo facendo per partecipare attivamente alla rinascita dell’Italia, che per avvenire deve vedere l’impegno comune di tutti gli attori politici, sociali ed economici, mentre a volte si ha l’impressione che la politica, soprattutto quella nazionale vada contro quest’obiettivo. Colgo poi l’occasione – conclude Gervasi – per ringraziare il Comitato Scientifico di PIN Partite IVA Nazionali ed in particolare alcuni dei professionisti che ne fanno parte, come l’Avvocato Matteo Sances, professionista sempre attento alle sviste legislative e fiscali del nostro distratto Governo, e che per primo ha individuato la pericolosità di questo articolo, che da una parte concede una rischiosa discrezionalità agli enti appaltanti di escludere le aziende per il solo fatto di aver ricevuto un accertamento fiscale o contributivo, anche non definitivo per ricorsi in atto ad esempio, e dall’altra costringe le imprese a non contestare gli accertamenti anche quando ritengono di aver ragione. Uno speciale ringraziamento da parte mia va anche all’avvocato Salvatore Donadei Presidente della Camera Civile Salentina, che per primo ha denunciato l’incoerenza legislativa nelle sue linee generali.”
Qualche tempo fa, vi avevamo presentato l’iniziativa della task force in difesa delle Partite Iva, ed oggi ci troviamo davanti al primo lavoro pratico di questo Comitato Tecnico Scientifico in versione imprenditoriale. Apprezziamo quest’azione metapolitica dell’Associazione Partite Iva, voluta dal suo presidente, Massimo Gervasi, a sostegno delle piccole e medie imprese che sono la colonna portante dell’Italia, e non possono, e non devono, essere lasciate in balia, di una politica dell’uomo solo al comando, che amministra il Paese con un uso smodato, quasi compulsivo dello strumento Decreto, che non e’ un vestito buono per ogni stagione, ed ogni aspetto della vita di milioni di aziende e persone, che meritano davvero il ritorno alla normalita’ e non un’eterno stato d’emergenza che serve solo a consolidare e perpetrare quella che ormai sembra essere una monarchia mascherata da repubblica.
Luca Monti