Da Luigi Gubitosi (CEO e General manager di TIM) a Gianfranco Battisti (CEO e Direttore Generale Ferrovie dello Stato Italiane), da Francesco Starace (CEO and General Manager di Enel S.p.A) a Matteo Del Fante, CEO e General Manager di Poste Italiane, sono stati oltre i 100 CEO di Grandi Imprese Italiane del Consorzio ELIS (63 in presenza e 40 da remoto) impegnati a Roma nel tracciare insieme la rotta per la rinascita del Paese partendo dalla scuola, dall’impresa e dal lavoro. Un parterre di altissimo profilo che ha accolto l’invito di Stefano Donnarumma (CEO e General Manager Terna) e Marco Sesana (Country Manager & CEO Generali Italia e Global Business Lines).
ELIS, realtà unica in Italia e che lavora da 50 anni sui temi dell’educazione e dell’innovazione sociale, con particolare attenzione all’integrazione tra mondo della scuola e dell’impresa, ha riunito una community di CEO di molte tra le principali aziende italiane perché́ tracciassero una rotta per il rinnovamento della scuola e della società. Azioni concrete per sostenere la scuola nel suo processo di trasformazione della didattica partendo dalle esperienze raccolte nel Libro Bianco per la Scuola (sviluppato durante il semestre di Presidenza a guida di Stefano Donnarumma e dalla Bussola per la rinascita (scritta dai CEO durante il semestre di Presidenza Generali Italia), un documento che promuove comportamenti sia individuali sia da portare nelle aziende e nelle istituzioni per prendersi carico della comunità. Da queste azioni è nato un Timone di azioni concrete organizzato in tre aree di intervento: trasformare la scuola, trasformare l’impresa e il suo ruolo nella comunità, trasformare il lavoro.
In merito al primo punto, si delinea come necessario e urgente un intervento strategico dedicato all’educazione dei giovani. Occorre una comunità̀ educante che li prepari ad affrontare questa nuova epoca, che richiede apprendimento continuo, creatività̀ e capacità di adattamento. I giovani dovranno sostenere la società̀ di domani e disegnare il proprio futuro. L’area, guidata da Stefano Donnarumma, Past President ELIS, con il progetto Sistema Scuola Impresa e il suo Libro Bianco presentato nei giorni scorsi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha sensibilizzato i CEO presenti a non abbandonare la scuola italiana.
In merito alle imprese, queste hanno un ruolo fondamentale e devono diventare “inclusive”. Occorre operare nel territorio, costruire ponti con le comunità, sostenere il Sud e limitare l’abbandono scolastico. Lo scorso 15 luglio in Cassa Depositi e Prestiti una “business round table” italiana di imprese guidata da Marco Sesana, Country Manager & CEO Generali Italia e Global Business Lines, Present President ELIS, si è impegnata a dare un contributo al Paese prendendosi in carico azioni basate su valori condivisi e riconosciuti. All’appello lanciato da Sesana con il progetto Mindset Revolution https://mindsetrevolution.elis.org/ceoonboard/, hanno risposto in molti. I CEO vengono esortati ad occuparsi della comunità aiutandosi reciprocamente in questo cambio rotta.
In merito alla trasformazione del lavoro occorre migliorare la produttività e l’innovazione nei modi e nei luoghi di lavoro (new ways of working). Occorre generare valore sociale favorendo lo sviluppo delle competenze, la salute delle persone e il benessere delle famiglie. Serve una nuova cultura del lavoro, che bilanci esigenze individuali, familiari e professionali. Quest’ultima area verrà sviluppata da Walter Ruffinoni, CEO NTT Data EMEA & CEO NTT Data Italia e Futuro Presidente di Semestre ELIS, insieme alla task force ELIS.
Il documento è stato presentato a Villa Blanc, sede Luiss Business School, alla presenza di Pietro Cum, Amministratore Delegato ELIS e di Paolo Boccardelli, Direttore LUISS Business School. Il primo ha espresso grande soddisfazione e ha dichiarato: “Un vero e proprio “timone” quello costruito oggi insieme ai CEO del Consorzio ELIS, per orientare la responsabilità delle aziende verso la comunità e le persone, nell’era della Quarta Rivoluzione Industriale. Investire nel capitale umano è la rotta, a noi tutti la responsabilità di seguirla”.
Quella del Consorzio Elis è una sfida affascinante e di importanza cruciale per un paese come l’Italia che detiene, secondo i dati Eurostat, il triste primato dei NEET (Neither in Employment nor in Education and Training, cioè i giovani tra i 25 e i 29 anni che non lavorano, né si formano) con il 23,8% del totale, una percentuale di circa 10 punti superiore alla media UE e che ammonta a circa 2 milioni di giovani. Un dato inquietante ed aggravato da una disomogenea distribuzione territoriale. Nel Mezzogiorno infatti l’incidenza è più che doppia (33%) rispetto al Nord (14,5%) e comunque molto superiore a quello del Centro (18,1%).
di Emidio Piccione