Il Bitcoin, ormai, è un nome diventato famoso nell’opinione pubblica e sicuramente molti si staranno mangiando le mani, per non averci creduto, quando costava poco o nulla mentre ora rappresenta un discreto capitale. Ma non è questo l’argomento del quale vogliamo parlare oggi, bensì della tassazione, non solo sul Bitcoin, ma su tutte le cosiddette cryptovalute.
Prima di investire su qualche asset, di qualsiasi natura esso sia, infatti, occorre conoscere anche il tipo di tassazione cui quell’investimento è soggetto. Nel caso delle cryptovalute, la tassazione è sicuramente favorevole, stante un paradosso che si è venuto a creare, con i traders, che hanno anticipato l’Agenzia delle Entrate imponendo, sulla materia, l’imposizione fiscale del cosiddetto “capital gain”, vale a dire un’aliquota secca del 26% su ogni transazione in cryptovalute superiore ai 50mila Euro. In pratica, se un investitore possiede Bitcoin, o altre cryptovalute, per un controvalore di un milione di Euro, ma ha esigenze di liquidità per 100mila Euro cambiando le sue crypto in Euro, solo per tale importo, è assoggettato al pagamento del 26% secco, su 50mila Euro, rimanendo quindi titolare del resto del suo patrimonio in Crypto, non soggetto ad alcuna tassazione. Vero è che le crypto, andrebbero dichiarate, ma essendo al momento, ancora considerate al pari di un qualsiasi bene mobile o servizio, e non delle vere e proprie valute, producenti reddito, ecco che la tassazione sul Capital Gain, si applica, solo ad ogni conversione in Euro delle stesse con la modalità già detta del 26% secco sopra i 50mila Euro, e non su quelle ferme nei portafogli elettronici. Il consiglio che diamo quindi, a chi ha investito ille tempore, in Bitcoin o altre crypto, è quello di non farsi tentare dall’idea di smobilitare tutto il proprio patrimonio cambiandolo in Euro, in una sola volta, ma di farlo solo in base alle proprie reali esigenze di liquidità, usufruendo così di una tassazione ancora favorevole fino a quando non verrà proposta dal ministero competente, ed approvata nelle dovute sedi, una riforma della stessa.
Luca Monti