Novità in materia di R.D.C,il Governo sta infatti pensando di rifinanziare la misura con ulteriori fondi nella Legge di Bilancio per il 2022, oltre ad introdurre alcuni nuovi requisiti per beneficiare dello stesso
L’Rdc viene introdotto nel 2019 per volere del Movimento 5 stelle, ma ad oggi le domande per questo sussidio – anche a causa del Covid-19, del blocco dei licenziamenti e dell’aggravarsi della crisi – sono aumentate del 20%, come ribadito dal Ministro del Lavoro Orlando.
tal proposito alcuni partiti politici di maggioranza, tra i quali il Partito Democratico, il Movimento 5 stelle e Liberi e Uguali, hanno proposto di rifinanziare con ulteriori uno o due miliardi di euro il reddito di cittadinanza, oltre ad estenderne la platea di beneficiari.
Attualmente il reddito di cittadinanza spetta a tutte quelle famiglie italiane e ai singoli soggetti che si trovano sotto una certa soglia di povertà e che soddisfano alcuni requisiti di accesso.
Come indica il sito ufficiale relativo a tale sussidio economico, il reddito di cittadinanza spetta a tutti i soggetti che soddisfano i seguenti requisiti:
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sono cittadini italiani o europei, con permesso di soggiorno;
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risiedono in Italia da almeno 10 anni, gli ultimi due dei quali in via continuativa;
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possiedono un valore ISEE non superiore a 9.360 euro all’anno;
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possiedono un patrimonio mobiliare, esclusa la prima casa, inferiore a 30 mila euro;
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possiedono u patrimonio finanziario inferiore a 6 mila euro (aumentato in caso di individui disabili all’interno del nucleo familiare);
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avere un reddito familiare di valore inferiore a 6 mila euro moltiplicati per la scala di equivalenza (pari a 1 per il primo componente; 0,4 per ciascun altro componente maggiorenne; 0,2 per ciascun altro componente minorenne), fino a un massimo di 2,1 o 2,2 in caso di componenti con disabilità.
Tra gli ulteriori requisiti è opportuno che nessun componente possieda:
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un autoveicolo immatricolato nei sei mesi che precedono l’invio della richiesta, ovvero un autoveicolo di cilindrata superiore a 1.600 cc immatricolato negli ultimi due anni;
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navi o imbarcazioni da diporto.
Al vaglio del Governo, ci sarebbero queste modifiche da apportare ai requisiti di accesso al reddito di cittadinanza al fine di ampliare i beneficiari attuali:
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allentare o eliminare il vincolo dei 10 anni di residenza in Italia;
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eliminare i requisiti legati al valore del patrimonio;
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modificare l’attuale scala di equivalenza che, a detta di molti, andrebbe a penalizzare i nuclei familiari più numerosi;
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introdurre la possibilità di svolgere lavori temporanee senza penalizzare i beneficiari con la decurtazione dell’assegno.
Attualmente esiste un metodo di calcolo dell’importo spettante per l’assegno,lo stesso si compone di due parti
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la prima parte va ad aggiungersi al reddito familiare entro i 6 mila euro moltiplicati appunto per la scala di equivalenza;
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l’altra parte, destinata solo ai nuclei familiari che si trovano in affitto, va ad aggiungere ulteriori 3.360 euro per fronteggiare le spese relative al canone di affitto della propria abitazione.
L’importo annuo totale, derivante dalla somma delle due parti non può superare i 9.360 euro all’anno, ovvero i 780 euro al mese.
Come detto, la maggioranza ha proposto il rifinanziamento del reddito per 1 o 2 miliardi di euro nella prossima Legge di Bilancio e ancora c’è da valutare eventuali modifiche al REM che intanto è stato prorogato per altri quattro mesi.