“L’avvio degli sconti in città procede a rilento e senza troppo entusiasmo da parte dei consumatori: a influenzare negativamente il trend degli acquisti, l’emergenza sanitaria in corso. La media della spesa per ogni persona è di cinquanta euro – afferma – e si tratta, ovviamente, di una cifra molto modesta, destinata soprattutto alle calzature e agli articoli di abbigliamento legati alle necessità. Nessuno stupore se si pensa che le limitazioni imposte dalla pandemia si riverberano sugli acquisti: manca lo slancio perchè si è consapevoli che le occasioni per fare vita sociale si sono drasticamente ridotte e perchè , in molti casi, incertezze e scarsa fiducia nel futuro hanno il sopravvento. I commercianti cercano di mantenere un approccio moderatamente ottimista ma appare chiaro che le loro legittime preoccupazioni siano, in realtà, prevalenti. Il trend dei saldi spesso è legato anche ai flussi turistici soprattutto nelle città che vantano, come Palermo, centri storici importanti: se il numero dei visitatori diminuisce, anche le vendite registrano battute d’arresto. Da sottolineare positivamente l’estrema correttezza degli esercenti malgrado le difficoltà economiche in corso: seppure reduci da un periodo nefasto, i titolari dei negozi stanno praticando sconti reali, con un ribasso dei costi oggettivo, all’insegna del massimo rispetto per i consumatori”, dichiara il presidente della Confederazione Italiana Esercenti Commercianti di Palermo Salvatore Bivona, commentando gli esiti dei ribassi a pochi giorni dall’inizio della stagione dei saldi in Sicilia.
Roberto D’Amato