Roma, 4 giu. – Con l’inizio dell’estate, i primi caldi e con l’ondata di calore proveniente dall’Africa definita dai meteorologi “Scipione l’Africano”, la voglia di mare degli italiani con il lungo ponte del 2 giugno è più che mai forte.
Le politiche dei prezzi e dei servizi degli operatori turistici sono in linea con le aspettative di milioni di famiglie in un paese che ha voglia di riprendersi dopo il biennio Covid-19, le tensioni internazionali e il caro prezzi?
Ircaf centro studi presenta la quinta indagine nazionale sul costo dei bagni. È stato preso in considerazione il costo di un ombrellone e due lettini nelle settimane di inizio stagione dal 11 al 17 Giugno (sette giorni) e un solo giorno fine settimana, per capire come si presenta il quadro delle politiche di prezzo e servizio nelle spiagge italiane alla luce della forte voglia di vacanze, nell’attuale contesto economico. L’indagine -spiega una nota- a campione sul territorio nazionale ha coinvolto 60 stabilimenti balneari delle località più rinomate in tutte le 15 regioni affacciate sul mare.
Contattati telefonicamente dai ricercatori del Centro Studi Nazionale IRCAF nei giorni del 27/28/29 maggio, dalle risposte fornite da circa l’80 % degli operatori interessati, emerge quanto segue: Aumenti medi a Giugno del 4,60 % per il costo giornaliero e del 5.92 % per quello settimanale rispetto allo stesso mese del 2021, prossimi ai valori di inflazione Istat del 6,9% a maggio su base annua. 21.67 euro è la spesa media nazionale del campione per il giornaliero festivo a Giugno tale costo è comprensivo di un ombrellone e di due lettini dalla terza fila in poi per un solo giorno (sabato o domenica). Rispetto all’anno scorso i prezzi sono aumentati del 4,60%.
La spesa media settimanale dal 11 al 17 giugno (sette giorni interi) si attesta sui 137,90 euro, con un aumento di 5,68 euro sul 2021 pari + 5,92 %.
Grandi differenze di prezzo e offerte fra gli stabilimenti e siamo solo in giugno. Per un giornaliero si va da un massimo 45 euro a Sabaudia e a Punta Ala, ad un minimo di 10 euro giornalieri Giulianova e Tortolì, 12 euro a Grado, Vieste, Policoro, Praia a Mare, eccetera
Si tratta di prezzi che riflettono la diversità dei servizi sul territorio, standard diversi che si rivolgono ad una vasta gamma di turisti, con diverse possibilità economiche e che tendono ad aumentare significativamente nel mese di luglio ed agosto dove i prezzi sono più elevati.
Differenze di spesa in più nel Mar Tirreno/Ligure (43 % sul giornaliero festivo e del 57 % sul settimanale) rispetto agli stabilimenti nel Mare Adriatico/Ionio. Questi ultimi “molto più economici
Per i bagni che si trovano sul mare Adriatico/Ionio La spesa media si attesta a giugno di quest’anno sui 17,89 euro per il giornaliero e sui 107,93 euro per il settimanale con un aumento dei prezzi rispetto l’anno scorso di 5,50% sul giornaliero e di 5,57 % euro sul settimanale
Negli stabilimenti balneari della costa Tirrenica/ligure si registrano costi significativamente più elevati 25,64 euro medi giornalieri +3,96 % rispetto al 2021 mentre per il settimanale la spesa si attesta 169,50 euro ovvero con un aumento su base annua di 9,83 Euro equivalente al +6,16 %. La spesa media nel mare Tirreno, è del 43,32% in più per il giornaliero e del 15,70 % per il settimanale, rispetto la spesa nel mare Adriatico.
Francesca Romana Cristicini