Roma, 28 ott. – Con i tassi in rialzo crescono i costi dei mutui e aumenta lo sforzo finanziario delle famiglie per l’acquisto di una casa, dovendo dedicare il 23,3% del reddito familiare, rispetto al 19,4% di cui avevano bisogno un anno fa
Questo fenomeno si ripete in tutte le province e capoluoghi italiani, secondo uno studio pubblicato da idealista, portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia, effettuato incrociando i prezzi di vendita di settembre 2022, i costi finanziari e la stima del reddito familiare alla stessa data
SFORZO PER PROVINCE – Milano è la provincia in cui lo sforzo richiesto per l’acquisto di una casa è cresciuto di più, passando da un tasso del 21,5% del reddito familiare nel terzo trimestre del 2021 al 34% di quest’anno. Seguono gli incrementi di Savona (dal 29,2% al 39,5%), Venezia (dal 20,8% al 30,5%), Aosta (dal 19,7% al 28,9%), Firenze (dal 20,6% al 29,6%). Sul versante opposto, gli incrementi del tasso di sforzo più bassi si riscontrano nelle province di Enna, passata dall’11% del reddito familiare al 12,3% nel terzo trimestre 2022, Taranto (dal 12,9% al 14,9%) e Oristano (dall’14,1% al 16,2%). Ma è la provincia di Bolzano quella che richiede il maggiore sforzo da parte dei suoi cittadini per diventare proprietari, poiché è necessario destinare il 50,1% del reddito familiare al pagamento dello stesso. Seguono Imperia, con il 34,2%, e Milano (34%) tutte sopra la soglia di sostenibilità del 33% del proprio reddito da destinare alla rata raccomandato dagli esperti (banche). Oltre il 25% ci sono 10 province da Napoli (29,7%), Firenze (29,6%), Massa Carrara (29,4%) e Lucca (29%). Seguono Grosseto, Aosta (entrambe 28,9%), Livorno (28,7%), La Spezia (28,5%), Monza-Brianza (26,8%), Cagliari (25,4%), Latina (25,3%). Lo sforzo minore, invece, si registra nella provincia di Viterbo, con il 15,4%. La provincia laziale precede Vicenza e Vibo Valentia, rispettivamente con il 16,1% e il 17,8%
IL TASSO DI SFORZO NELLE GRANDI CITTÀ – Nel caso dei capoluoghi, l’aumento maggiore c’è stato a Massa, dove si è passati dal 24,6% al 37,5% del reddito familiare. Seguono gli incrementi di Bolzano (dal 44,8% al 57,6%) e Milano (dal 31,1% al 45,2%) con incrementi superiori al 10 per cento negli ultimi 12 mesi. La città di Enna è quella in cui è aumentato di meno lo sforzo necessario per acquisire una casa, passando dal 13% al 14,3%, seguita da Sassari (dal 15,1% al 16,6%), Bari (dal 22,5 al 24,2%) e Oristano (dal 17,1% al 18,9%). Undici (11) i capoluoghi che richiedono uno sforzo superiore a un terzo del reddito per acquistare casa. Bolzano, con il 57,6%, è quella che assorbe più risorse familiari, seguita da Milano (45,2%), Venezia (44,8%) e Firenze (40,4%). Seguono Roma con il 37,9%, quindi Massa (37,5%), Trento (36,3%), Napoli (34,7%), Bologna (34,3%) e Monza (33,8%). Le città con il tasso di sforzo minore per comprare casa sono: Biella (11%), Alessandria (12,4%) e Isernia (13%) Caltanissetta (13,3%) e Vercelli (13,8%).
Francesca Romana Cristicini