Il 2022 si è concluso con 84% di riserve di gas. L’anno precedente, solo per fare un parallelo, era di del 68%. Ma a dare diversa versione è l’impresa di stoccaggio delle riserve, la Snam. È stata favorevole la raccolta di risorse attraverso le azioni aziendali per cui oggi queste riserve ammontano, in quantità, a 9,3 miliardi di metri cubi. Ci sono poi anche le riserve e allora si arriva ad altri 4,5 miliardi di metri cubi.
Il clima però resta l’elemento determinante. Grazie alla minore necessità di riscaldare gli interni di abitazioni e luoghi di lavoro che il Piano nazionale di contenimento dei consumi è riuscito a mantenere i livelli che si era dato.
La tendenza al risparmio si conferma anche in questo inizio di stagione invernale perché è la stessa Snam ad evidenziare dati per cui il consumo nell’ultimo trimestre dell’anno è arrivato a 16,9 miliardi di metri cubi evidenziando un risparmio, sempre rispetto ai dati dell’anno precedente, di 5,6 miliardi di metri cubi. Chiaramente c’è stata anche una minore domanda da parte dei luoghi produttivi, in più c’è stato il passaggio al gas naturale.