Lo IEF – Italian Export Forum, creato e presieduto dall’imprenditore sorrentino Lorenzo Zurino e che raggruppa attualmente oltre 400 aziende per un fatturato totale di circa 300 miliardi di euro, torna a creare “ponti” tra il mondo del Made in Italy e i mercati internazionali per dare vita a concrete opportunità di sviluppo reciproco. Dopo Dubai, New York, Milano e San Marino, il 27 e il 28 marzo sarà infatti Tirana ad ospitare la tappa albanese del tour internazionale dello IEFche si aprirà con una cena inaugurale presso l’Hotel Plaza. L’evento, vedrà approfondimenti tematici con il contributo di rappresentanti istituzionali ed esperti di geopolitica ed economia che condivideranno analisi e scenari futuri e non mancherà a fine evento una sessione di incontri tra aziende Italiane ed Albanesi.
Agricoltura, Industria della trasformazione, Infrastrutture, Produzione e Lusso, i settori che interesseranno la sessione plenaria moderata da Vittoriana Abate, Giornalista Rai ed Inviata Porta a Porta e alla quale parteciperanno imprenditori in rappresentanza di circa 30 aziende e associazioni e tra questi: Ettore Prandini Presidente Coldiretti, Luigi Scordamaglia AD Filiera Italia, Massimo D’ Alema Presidente Fondazione Italiani Europei, Andrea Benetton Presidente Maccarese e Cirio Spa, Fabio Righi Segretario di Stato Artigianato e Commercio Repubblica di San Marino, Eugenio Alphandery, Presidente Associazione Aziende Storiche Italiane, Ivan Bassato CAO Aeroporti di Roma.
“In questo momento storico così complesso ed incerto sono orgoglioso ed onorato di aver raccolto ancora una volta attorno al Forum personalità ed eccellenze che rappresentano al meglio quel patrimonio inestimabile di ingegno rappresentato dal Made in Italy” – dichiara il Presidente Lorenzo Zurino – “Sono certo che anche questo appuntamento oltreconfine, in una città così in fermento e proiettata verso una crescita ed evoluzione importante come Tirana, si traduca in un successo.” – “ il Forum Italiano dell’Export intende continuare a creare ponti, unire città e menti illuminate avendo come obiettivo la crescita e la valorizzazione dell’export italiano . Ci sono occasioni in cui il risultato è maggiore della somma dei singoli elementi, e l’evento di Tirana costituirà in questo senso un esempio .”
L’evento di Tirana è stato promosso con il contributo attivo della Camera di Commercio Italiana in Albania, presieduta da Antonio Nidoli, imprenditore che opera con successo sul mercato locale da due generazioni nel settore dell’edilizia e dell’industria produttiva.
“Vogliamo realizzare una nuova alleanza nel Mediterraneo, che generi un confronto di prestigio su idee e soluzioni relative all’export, orientata all’incremento dell’interscambio economico dei paesi, – ha affermato Nidoli – C’è bisogno di offrire stimoli concreti agli investitori, capaci di generare interesse e contribuire al posizionamento di Italia ed Albania come hub sempre più competitivi del commercio europeo”.
Francesco Pugliese AD Conad ha aderito alla tappa di Tirana dichiarando che “Conad è presente da molti anni in Albania con propri negozi, gestiti da imprenditori indipendenti albanesi. Si tratta della nostra maggiore presenza all’estero e per questo sono felice di aderire all’iniziativa del Forum Italiano dell’Export a Tirana, capitale di un Paese in crescita e vicino all’Italia”.
L’idea di portare il Forum Italiano dell’Export in Albania è nata dalla consapevolezza che, nella geografia dei Balcani, l’Albania è situata in posizione strategica nella linea di unione tra Occidente ed Oriente, Ed è interessata da una crescita costante con un PIL 2023 di circa 15.8 miliardi di euro, con crescita al + 2,4%, di cui il 50,9% per import di beni e servizi, che portano i volumi totali di import del paese a quota 7,7 miliardi di euro. La posizione strategica al centro del Mediterraneo e la vicinanza ai mercati Europei, la buona compatibilità con il sistema produttivo italiano, il regime fiscale favorevole, i costi competitivi e l’apertura culturale verso l’Italia sono condizioni molto favorevoli per le imprese che intendono investire in Albania che si candida a diventare la nuova porta di ingresso al commercio dei Balcani ed Europeo. Lo testimoniano le 2600 imprese a capitale misto, operanti nel territorio da lungo tempo e che hanno raggiunto risultati notevoli.