Ce lo dice l’Istat. Dopo la crisi del Covid l’Italia ha goduto di effetti di rimbalzo migliori che gli altri paesi d’Europa. Il biennio dopo il terribile 2020 c’è stata una progressione pari al 12,3%. Una ragione, giova sempre ripeterlo, è fisiologica. È notorio il fatto che dopo una stasi così forte l’economia ha sempre e naturalmente un effetto di rialzo. Ma un incremento così forte non era previsto da nessuno.
L’Istat ha pubblicato le revisioni per cui nel 2021 la ripresa dell’economia italiana dopo la pandemia ha visto crescere, nel 2021, il nostro PIL. A conti fatti mostra un 8,3% – diversamente dai precedenti calcoli che lo davano al 7%, risultato pur buono.
Immutata invece la stima per il 2022 dove il PIL si è confermato a un +3,7%. Un risultato comunque molto buono perché conferma quello dell’anno precedente in quanto dà continuità al rialzo già evidenziato prima e non ha un effetto di ribasso.
Fatti facili calcoli, se si dovesse confrontare il biennio precedente col 2020 l’incremento si attesta al 12,3%. L’Italia quindi avrebbe avuto migliori performance reattive al Covid che gli altri paesi europei.
Ma andiamo a vedere cosa è successo negli altri Paesi del vecchio continente. Spagna e Regno Unito nel 2022 hanno solo lambito le precedenti performance del 2019, non le hanno eguagliate. La Germania sullo stesso confronto va meglio. Ma gode particolarmente dell’effetto rimbalzo del 2021 con uno più 1,3%. Lo stesso in terra britannica dove si raggiunge invece un più 1.1%.
Va anche detto che l’effetto ripresa in un paese come la Spagna ancora continua. Ma anche se si avverassero le previsioni della Commissione Europea per il 2023 che dà il nostro paese a un +0,9% e gli ispanici a un +2,2% l’effetto migliore sarebbe il nostro.