L’ex Fiat vende i suoi stabilimenti. la struttura industriale delocalizza. È una volontà determinata dalla proprietà dalla fusione di FCA (Fiat Chrysler Automobiles) e Groupe PSA, con i marchi Peugeot, Citroen, DS. Sempre più evidente che sta passando in modo indifferente al dibattito in corso in Italia, troppo preso a dividersi sull’immigrazione in Albania e su altre riforme impossibili.
Ed è proprio il Piemonte uno dei segni chiari di questo processo chiamato ”deindustrializzazione”. C’è una grande operazione immobiliare in corso. C’è la piattaforma francese che sta facendo strame dell’automotive italiano. IN sostanza il settore produttivo dell’auto ex Fiat, in Italia, lo stanno acquisendo i francesi. Gli accordi sui quali si era indorata la pillola pronta ad entrare nelle terga del nostro sistema industriale per cui francesi e italiani stavano a metà si smonta confermando gli iniziali scetticismi. Noi lo avevamo già detto: blocco delle produzioni in Italia con quindici basi produttive in Francia e solo sette residue in Italia.
A Cassino da sei anni la deindustrializzazione si registra una diminuzione di produzione pari al sessantadue per cento in meno con la diminuzione di occupati pari al trenta per cento in meno. L’ex fabbrica Fca è notizia di questi giorni il verificarsi di operazioni immobiliari che fanno presagire a uno smantellamento della produzione. Altro che rilancio!
I primi a scappare dal colosso industriale sono i manager che per primi percepiscono la mal parata e sicuramente cercano lidi per lavorare che diano maggiori prospettive senza porli improvvisamente davanti il fatto compiuto della sparizione del loro braccio produttivo. I lavoratori sono incentivati ad andarsene con incentivi e buone uscite ma anche mettendoli in condizioni operative difficili da sopportare. Sono queste le indiscrezioni che trapelano dalla base sindacale Fiom-Cgil chiaramente preoccupati da questa tendenza. Non si legge però l’allarma da parte del segretario Maurizio Landini né da Elly Schlein che ieri ha arringato a piazza del Popolo.