L’imposta municipale propria denominata IMU è stata istituita nel 2012, si tratta nello specifico di un’imposta patrimoniale che va versata esattamente a dicembre e a giugno di ogni anno dai proprietari degli immobili.
Le aliquote dell’Imu sono soggette a variazioni annuali poichè ogni singolo comune italiano ha facoltà di confermare o aumentare l’aliquota IMU.
Come accade per la maggior parte delle imposte, anche per quella municipale propria esistono delle riduzioni e delle esenzioni in base ad alcune casistiche. L’Imu, non è prevista per l’abitazione principale, ma potrebbe anche non essere prevista per la seconda casa in base ad alcuni condizioni stabilite dalla sentenza n. 209 del 13 ottobre 2022 della Corte Costituzionale con la quale sono stati chiariti dei dubbi legati al versamento della stessa per gli immobili diversi dalla prima casa.
La Corte Costituzionale ha preso in esame i casi di coppie sposate o unite civilmente che posseggono una diversa residenza .Nel dettaglio è stata dichiarata illegittima la norma, istituita nel 2011, che per queste coppie limitava l’esenzione dell’imposta ad una delle due case, quella in cui risiedeva il proprietario ed il suo nucleo familiare. Una norma, dunque, imponeva il pagamento per la seconda abitazione. Con la sentenza n. 209 è stata, di fatto, introdotta la possibilità di esenzione per entrambi gli immobili, ma a patto che si verifichi la condizione di residenza e dimora di uno dei due coniugi e non solo la mera residenza anagrafica. La sentenza ha valore retroattivo, pertanto, può essere richiesto il rimborso per le imposte versate da quando si è espressa la Corte (ottobre 2022). La domanda di rimborso può essere presentata entro cinque anni dal versamento.