Qui non si parla di taroccare un dato sensible di bilancio in materia economica, arrotondando di quel poco i conti per fregare le valutazioni europee sull’allineamento del debito pubblico italiano all’intero sistema. Qui si parla di negare i fatti di rilievo che già di per sé, metterebbero in discussione l’intera impalcatura democratica del vivere civile. La Repubblica italiana insomma.
Si vendono i bambini in nome di un business legato alle strutture di affido? Lo si fa perchè c’è una rete criminale mafiosa, avallata e collusa con una certa politica delle istituzioni? Lo si faccia per cattiveria o per opportunismo misero, ma non è possibilie negare che lo si è fatto. Le sottrazioni di minori alle famiglie di origine in Italia sono un fenomeno di piaga sociale che proprio ora che è uscito allo scoperto non si deve insabbiare. Lo dimostrano le migliaia di dichiarazioni rilasciate quotidianamente ai media dalle vittime di queste vicende. Testimonianze dirette di genitori ai quali è stata strappata via la propria prole – in nome della ragion di Stato – e bambini che in centinaia di parti d’Italia raccontano di evidenti maltrattamenti subiti nelle cosiddette struttute ‘casa-famiglia’.
Già la stampa sembra dividersi in due sulla questione, adesso dopo la nascita del nuovo governo Pd-M5s, fioccano i ‘lecca-culo’ di palazzo, nella speranza di entrare nelle grazie di porci venditori di esseri umani. Stiano attenti a non essere venduti anche loro. E fortuna che c’è ancora qualcuno che fa il cronista sul serio:
Pubblicato da il Giornale.it / Nel M5s non si parla più dello scandalo degli affidi. E c’è chi come Di Stefano minimizza: “C’è una parte di leggenda”
“Io con il partito di Bibbiano non voglio avere nulla a che fare”, dichiarava a gran voce Luigi Di Maio esattamente il 18 luglio. Ma a distanza di poco più di un mese ci si trova a governa insieme. E inevitabilmente la guerra tra le parti che si era innescata fino a pochi giorni fa, per forza di cosa, dovrà allentarsi. Una prova la fornisce Manlio Di Stefano, intervistato da Bianca Berlinguer nel corso della trasmissione Carta Bianca.
La retromarcia
L’ex sottosegretario al Ministero degli Esteri in quota Movimento 5 Stelle ha risposto alla domanda del giornalista Mario Giordano, che chiedeva giustificazioni sull’esecutivo partorito con quello che era considerato il “partito delle banche”: “No no. Il racconto che viene fatto su Bibbiano e sulle banche come sempre ha una parte di verità e una parte di leggenda ovviamente“.
Strano, perché il Partito democratico veniva da loro descritto come quello che “in Emilia-Romagna toglieva alle famiglie i bambini con l’elettrochoc per venderseli”. E il capo politico del M5S, durante l’esperienza con la Lega, si era anche offeso per le accuse di governo al fianco del Pd: “Dire che stiamo governando col partito di Bibbiano è veramente un’accusa ingiusta e falsa”. (fonte Il Giornale.it)