In questi mesi le teorie riguardanti la nascita del virus che sta colpendo indiscriminatamente il mondo intero sono state moltissime; ma ancor più sono state le insurrezioni popolari a sfavore della gestione del lockdown italiano. In molti si sono riversati nelle piazze per manifestare il proprio dissenso e dare luce alle proprie paure ed ai propri risentimenti.
Ora spunta una nuova ipotesi, ossia che si tratti di una sorta di golpe di stato contro il popolo italiano e che la nascita dei focolai sia da ricercare proprio all’interno del nostro Belpaese.
Se tutto questo fosse stato semplicemente un tentativo di Golpe del governo Italiano sul suo stesso popolo: «Sì, se avessero gettato loro le fialette per creare lo stato di allarme»?
Servizi segreti a parte, come da tesi del rasoio di Occam, ovverosia quel principio metodologico secondo cui la teoria più ovvia è tendenzialmente la più veritiera, si sta per dare inizio a un ciclo di testimonianze dirette, di come la gente – il popolo – abbia vissuto e stia vivendo sulla sua pelle, tutte le fasi di questa assurda sciagura pandemica. E la domanda di molti sorge spontanea: «Se fosse stato il governo stesso a gettare le fialette di un virus costruito artificialmente in laboratorio?».
Il motivo di ciò sarebbe presto spiegato dal dubbio legittimo. In fondo la situazione generale, soprattutto dal punto di vista economico, fa supporre quegli inizi di dittatura per cui il padrone non intende schiodarsi dalla sedia del potere e forse scorrettamente, troppo scorrettamente, usa l’arma dell’inganno e della violenza in accordo con Stati esteri. «Sarebbero arrivati persino a gettare le fiale del Coronavirus, sulle aree più colpite della penisola, loro o chi per loro, più e più volte, in modo da pilotare l’indice dei contagi».
La chiusura forzata a casa, lo Stato di polizia, l’obbligo delle mascherine e del distanziamento sociale, la crisi pilotata dell’economia spontanea, in favore dei grossi blocchi del web, il dichiarare che giusto i cosiddetti “professionisti dell’informazione” – amici del governo stesso – sarebbero i soli, legittimati a raccontare la realtà, perché unici detentori del vero, l’aver ‘comperato’ il silenzio di una fetta della popolazione con stipendi fissi intoccabili e vacanza garantita dallo smart working, più redditi di cittadinanza elargiti a go-go per accaparrarsi il più possibile altre frange d’opinione e cioè quelle degli indigenti, non sarebbe stato sufficiente a tappare gli occhi e i sentimenti ai molti che ancora oggi – magari impoveriti dall’immane crisi – avevano capito che qualcosa in tutto questo casino non tornava, non era logico in fondo.
Pagina nera della storia repubblicana, ma – ed è questo il punto – non si può parlare più di nessuna seconda o terza repubblica, perché ormai, siamo sprofondati in una semplice e ovvia ‘dittatura’. Mentre qualcuno inculcava paura nelle menti della gente obbligandola a restare a casa, quel qualcuno – il governo untore – era probabilmente lo stesso responsabile di tutta la grande messa in scena e non solo, anche dei morti ammazzati da un virus creato per fare vittime e disastro socio-economico. E’ il golpe descritto nell’ultimo docu-trailer del quotidiano PaeseRoma.it, in uscita su numerose piattaforme italiane ed estere. La produzione di questa gigantesca inchiesta mediatica richiederà tempo, energie, lavoro e soldi, ma vale la pena continuare a raccontare la realtà con gli occhi della gente.
Da queste idee e dal “vox populi” che sente il bisogno di urlare al mondo le proprie paure, nasce il docu-film targato PaeseRoma.it; un ennesima dichiarata volontà di dare voce a quanti ritengono di non essere mai stati ascoltati dalle cariche istituzionali italiane.
Maura Capuano