Ennio Morricone come tutti sappiamo, è stato un compositore italiano conosciuto in tutto il mondo soprattutto per le sue colonne sonore e per i tanti premi vinti nel corso della sua carriera.
Ennio è scomparso purtroppo da pochissimo, all’alba del 6 luglio 2020 a causa delle conseguenze di una caduta. Pochi giorni prima si era rotto un femore. Aveva 91 anni. La sua salma è stata sepolta al Cimitero Laurentino di Roma. Il suo è un nome altisonante. Già, perché poche persone hanno lasciato un segno nel mondo della musica come lui: autore di colonne sonore senza tempo, incredibili e immortali, nel corso degli anni Ennio Morricone è riuscito a diventare uno degli artisti più apprezzati in tutto il mondo, un vero e proprio mostro sacro della musica mondiale. Ennio Morricone nasce a Roma, il 10 novembre del 1928. Si avvicinò alla musica? A 10 anni cominciò a frequentare il conservatorio di S.Cecilia, spinto dal padre, anche lui musicista e suonatore di tromba. Successivamente, nel 1944, cominciò a studiare composizione, e due anni dopo si diplomò in tromba. Fu il periodo in cui venne ingaggiato come musicista, arrangiatore e compositore, e nel frattempo si dedicò allo studio. L’inizio ufficiale della sua carriera nel cinema arrivò nel 1955, quando cominciò ad arrangiare musiche per il cinema. Nello stesso anno venne assunto dalla Rai come assistente musicale, ma si licenziò il primo giorno. Un gesto di chi sapeva che era destinato a qualcosa di più grande. Nel corso della sua lunga storia non solo fu uno degli arrangiatori più importanti del mondo del pop, collaborando con nomi del calibro di Gianni Morandi e Mina (sua la firma in Se telefonando), ma divenne uno dei compositori più importanti delle colonne sonore hollywoodiane, firmando le musiche dei classici di Sergio Leone ma anche di tantissimi altri registi storici sia italiani che internazionali. Vinse nel 2007 l’Oscar alla carriera e nel 2016 l’Oscar per la miglior colonna sonora grazie a The Hateful Eight di Quentin Tarantino.
Nella vita di Ennio Morricone c’è stato spazio per un solo grande amore, quello per la moglie Maria Travia. Dal loro matrimonio sono nati 4 figli.
Lucio Trojano invece è un illustratore di satira di costume al livello internazionale. Un uomo speciale, dal talento e dalla lunga carriera davvero unici e felici. Uno dei suoi ricordi più cari è quello del massimo raggiungimento dei riconoscimenti con la Palma D’oro per la letteratura illustrata con i 6 libri di guida touring satirica sull’Abruzzo ottenuto in collaborazione con sua moglie Marcella. Nella sua casa, una casa d’altri tempi ci sono riproduzioni a grande scala delle sue opere più belle, e c’è anche quella stanza particolare che Lucio Trojano chiama “la stanza delle emozioni”, dove tiene gelosamente esposti sulle pareti tutti i riconoscimenti collezionati in questi lunghi anni di duro lavoro. La sua epoca è quella del grande Benito Jacovitti -grande fumettista italiano autore di tanti personaggi dei fumetti come Cocco Bill- che lui seguiva sui giornali e sulle riviste e che poi ha avuto anche la fortuna di conoscere di persona e di diventare anche suo amico. E’ stato ed è giurato nelle più importanti rassegne nazionali ed internazionali, sia in Italia, in Turchia, Spagna, Germania etc. Iniziando da Bordighera che era il Salone Internazionale dell’umorismo in campo mondiale, dove tra l’altro ha vinto la Palma d’Oro, sia per il disegno e poi anche con sua moglie per la letteratura illustrata. Il lavoro che ha svolto con sua moglie Marcella sono dei libri sull’Abruzzo: sono sei volumi, sono la bellezza di 1200 – 1400 disegni su tutti i popoli che abitavano in antichità quella regione geografica, quindi i Marsi, i Peligni, i Frentani. Sono delle guide Touring allegre dirette sia agli abruzzesi sia agli appassionati di umorismo. Quello trattato non è un umorismo satirico. Questi sei volumi poi sono stati ristampati dalla Presidenza del Consiglio Regionale. Un giornalista ha scritto: “L’Abruzzo è l’unica regione che oltre alle guide ufficiali ha anche questa guida particolare e allegra”. Le sue opere sono esposte in musei importantissimi come quello di Istambul, Gabrovo, Smirne, Basilea. E ha ancora tanta voglia di fare e produrre arte al massimo livello sempre con il sorriso e la battuta pronta!
Che cosa lega questi due geni artistici? Sicuramente l’amore è la grande passione per i loro rispettivi lavori ma anche una bellissima amicizia. Pochi giorni fa ho avuto il piacere di intervistare per PaeseRoma Corriere del Popolo Lucio Trojano che ci ha parlato della storia di questa amicizia e devo dire che con molta emozione ho potuto raccogliere questa delicata testimonianza.
_ Tra lei ed Ennio Morricone c’è stata una bellissima amicizia: come è nato questo rapporto? Nel 1985 al Salone dell’Umorismo di Bordighera dove il tema era la musica, i disegnatore Raymond Peynet dei famosissimi fidanzatini di Painet aveva fatto con i cartoni animati il film “Il giro del mondo dei fidanzatini”. La musica del film animato era di Ennio Morricone, e il grande maestro venne a Bordighera e li ci conoscemmo. Nacque anche una cartolina
una mia illustrazione, la musica di Morricone e la poesia del poeta Sandro Pucci con gli auspici del Consiglio d’Europa.
_Lei ha composto delle illustrazioni satiriche dedicate ad Ennio Morricone. Ce ne vuole parlare? Io ho donato a Morricone il disegno per gli 85 anni , poi il disegno per commemorare la sua vittoria dell’Oscar e per ultimo il disegno per i suoi 90 anni che gli ho consegnato un anno e mezzo fa. _Ci parli della vostra amicizia? Sì, la nostra amicizia, molto bella, e’ perdurata negli anni. Ci vedevamo alcune volte anche a casa sua o in altre occasioni anche mondane, in cui io portavo i miei libri nuovi e lui mi regalava qualche disco dei suoi. Ennio era molto innamorato dell’umorismo quindi di conseguenza nacque e si fortifico’ i nostro rapporto. _Cosa ne pensa del grande genio musicale che è stato Ennio Morricone? Sicuramente lui è stato un grande, come tutti lo hanno definito, sia per la prima parte del suo lavoro che riguardava l’arrangiamento di canzoni di cantanti italiani del passato fino ad arrivare alla canzone che ha cantato Mina, “Se telefonando”, con la musica di Morricone appunto e le parole di Maurizio Costanzo. Poi come ben sappiamo e’ passato alle colonne sonore dei film . Si’, anche secondo me era un genio musicale, e sicuramente un genio nella musica a 360 gradi. _Quando vi siete sentiti l’ultima volta? Io ho sofferto molto alla notizia della sua morte: ci siamo sentiti circa un mese fa. Gli avevo mandato un libro che ho fatto su San Francesco, e lui mi ha telefonato ringraziandomi. Mi chiamava sempre per ringraziarmi dei disegni che facevo per lui. Ti racconto una cosa: io ad Ennio non ho mai detto che suono il pianoforte, per paura forse di rovinare l’amicizia. _Stai lavorando a qualcosa di nuovo? Recentemente sto preparando un libro sull’Aquila dopo il terremoto e ho dedicato una pagina ad Ennio Morricone, che non è aquilano, però ha avuto la cittadinanza onoraria nel comune de L’Aquila. L’ho chiamato e lui mi ha chiesto che voleva vedere l’opera. Quando ci siamo visti mi ha donato una sua bellissima prefazione per il libro. Il libro contiene piu’ di duecento disegni sulla città de L’Aquila.
Sicuramente e’ stata un’amicizia grande e bellissima tra due geni artistici, ma quando si parla di amicizia vera si tratta sicuramente di qualcosa che vola alto sopra tutto quanto, va oltre il lavoro, oltre gli interessi, centra dritto il cuore e vince anche la morte. Grazie Lucio Trojano, grazie grande Maestro Ennio Morricone.
Liliana Manetti
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