Viviamo nel mezzo di una crisi istituzionale e rappresentativa sui territori, (ma guai a dirlo) per i politici è faziosità, opposizione, l’intento è di far cascare l’esecutivo.
Per ció che mi riguarda non è un’opinione che il Governo sia all’ultimo giro di boa, la colpa riguarda le erranti mosse dell’apprendista Casalino e del suo avvocato ora privilegiato Giuseppe Conte.
Troppi gli errori commessi sulla “pelle degli italiani” e non si può tornare indietro. Agli inizi la causa indesiderata della pandemia e la poco chiarezza, mentre soltanto adesso l’effetto chiarissimo di aver trascurato per incapacità
artigiani, commercianti, lavoratori ecc. Ma ci fermiamo qui.
È difficile scongiurare la comunicazione forzata legata ai decreti penosi che hanno percosso soprattutto in termini di economia, annunci contraddittori decretati con l’impressione di seppellirci vivi.
Poi la rappresaglia di chiuderci nelle nostre dimore quando ci prendevano per il pelo annunciando:
“Gli Italiani si sono dimostrati esemplari” Urbi et Orbi per poi reiterare inattendibilmente a quanto accaduto. Vivere in questo modo? (ad ascoltare gli animi non è più accettabile). Quale sarà la mossa successiva? Prendere tempo.
Ecco spianato l’allungamento dell’antipolitica di cui -fate fatica- a comprenderne la drammaticità, avete seminato malissimo e colpevolizzare gli arrabbiati o i violenti non vi deresponsabilizza dagli errori. Avete ragione a dire che: “Stiamo lavorando”, raffigurate per l’ennesima volta la politica della casta e “mai degli ultimi”.
Giuseppe Rigotti